Jimepam

L’innamoramento attiva particolari aree del cervello e ne disattiva altre: le stesse che si accendono e si spengono durante l’assunzione di oppiacei

 

Hello, I love you, Won’t you tell me your name? Hello, I love you Let me jump in your game - Ehi ciao, ti amo, Mi dici come ti chiami? Ehi ciao, ti amo, Lascia che mi butti nel tuo gioco – Jim Morrison cantava cosi il suo amore dannato per Pamela Courson nel 1968, dannato come la loro storia, come le loro vite sempre al limite.

Pamela era l’altra metà di Jim, erano una perfetta combinazione, probabilmente non esisteva un’altra persona che potesse competere con la sua eccentricità. Morirono entrambi all’età di 27 anni a causa di un’overdose, due esseri umani controversi e in continua sfida con la vita. Lei viveva in un mondo immaginario di fantasia, flirtava in continuazione con la morte, voleva che la gente le prestasse attenzione e per questo continuava a vivere la sua vita in modo rischioso e precario. Quando iniziarono la loro storia, Pam aveva solo 19 anni ed era di una bellezza delicata, incarnava la quintessenza della piccola ragazza sperduta – come canta Jim in “You’re lost little girl” – e ovviamente si sentii subito attratta dall’accattivante presenza scenica e dalla bellezza michelangiolesca del giovane Morrison. Dal Canto suo Jim rimase folgorato dalla dolcezza della ragazza, dal suo caldo sorriso e dalla sua vulnerabilità. I due capirono subito di amarsi e diedero vita ad una relazione di una complicità e passionalità senza eguali, come ad esempio riporta il testo testo della canzone  “Queen of the Highway” - Lei era una principessa, Regina dell’autostrada,  Il segnale stradale diceva Portaci verso la Madre, Nessuno poteva salvarla, Salvare la tigre cieca. Lui era un mostro Vestito di nero in pelle, Lei era una principessa Regina dell’autostrada. Adesso si son sposati, Lei è una brava ragazza, Nudi come bambini, Fuori in mezzo a un prato, Nudi come bambini, Selvatici quanto è possibile, Con la primavera che sta per finire. Cominciamo daccapo. Cominciamo daccapo. Ragazzo americano, Ragazza americana, La più bella gente Del mondo, Il figlio d’una frontiera. Una piroetta indiana, Danzanti oltre la mezzanotte, Un vortice Senza forma, Spero che possa durare Un altro po’.”

Jim definiva se stesso e Pam “la gente più bella del mondo” ; per sentirsi figli del mondo, per sentirsi uniti e soprattutto per sentirsi belli nell’unione.  Pamela e Jim non si sposarono mai. Più volte furono vicini al passo ma per entrambi sembrava che si trattasse più che altro di una piccola “follia”, un atto compiuto tanto per fare qualcosa di diverso e di emozionante sul momento, piuttosto che un reale bisogno. Nonostante questo, però, entrambi si sentivano talmente legati l’uno all’altra da considerarsi marito e moglie e da soffrire moltissimo i frequenti momenti di lontananza. Un testamento redatto da Jim nel 1969 indicava Pamela come unica beneficiaria dell’eredità e così Pam tornò in America ritrovandosi inaspettatamente ricca. Qualcosa però in lei si era irrimediabilmente perduto con Jim, perciò trascorse gli ultimi anni della sua vita in uno stato di perenne tristezza e depressione, nel costante ricordo e nostalgia di Morrison. Si riaffacciarono i disturbi alimentari e la dipendenza dall’eroina assunse dei contorni drammatici fin quando non morì per overdose il 25 aprile del 1974.

Per Jim e Pam il loro amore era esattamente come le droghe, ne erano dipendenti e assuefatti, d’altronde già in soggetti per cosi dire “normali” essere innamorati sconvolge la mente (…) L’innamoramento attiva particolari aree del cervello e ne disattiva altre: le stesse che si accendono e si spengono durante l’assunzione di oppiacei. Quindi, essere innamorati è un po’ come ritrovarsi perennemente sotto effetto di sostanze stupefacenti. Pertanto che a nessuno appaia come un invito alla droga ma la mia esortazione resta sempre e comunque: Innamoratevi gente!

Disegno di Cetty Costa