L'ANALISI. Quei terribili silenzi su Alta velocità, Pil e Autonomia differenziata

L'ANALISI. Quei terribili silenzi su Alta velocità, Pil e Autonomia differenziata
È un momento di svolta per le regioni italiane del profondo Sud. L’autonomia differenziata incombe a passi marziali. Il Governo centrale ha posto in campo una proposta conclusiva, le forze che non partecipano oggi al governo hanno, nel tempo, messo a punto proposte di autonomia a partire dalla modificazione del Titolo V della Costituzione. È quindi necessario “porre un argine alle inaccettabili letture dell’autonomia differenziata che sono alla base delle richieste avanzate in specie da Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna.” Come si legge nel DDL di riforma Costituzionale di iniziativa popolare, primi firmatari Massimo Villone, prof Diritto costituzionale Uni. di Napoli, Adriano Giannola, presidente SVIMEZ, Eugenio Mazzarella, prof Filosofia teoretica Uni. di Napoli, Gianfranco Viesti, prof Economia applicata Uni. di Bari, Marco Esposito, giornalista e saggista.

Siamo ormai alla stretta finale. Il rischio è di spaccare l’Italia. I tecnici costituzionalisti stanno chiarendo bene quale futuro possibile attende il Paese qualora i progetti di autonomia differenziata vadano in porto. Se il dibattito sui futuri possibili per l’assetto della Repubblica va avanti, la realtà attuale sta decretando la separazione netta dell’Italia del Sud da quella centro-settentrionale sul piano infrastrutturale ferroviario. Questa frattura da infrastrutturale si trasforma in sociale ed economica. Ed è sempre più chiaro leggere gli elementi dello sviluppo bloccato.

UNO Sviluppo sociale. Il rapporto pubblicato del Ministero del 22 Ottobre 2022 riporta a pag 108 una carta dell’accessibilità ferroviaria. Dalla carta emerge che la Calabria, di tutte le regioni della penisola, è quella che sta peggio, insieme alle isole maggiori Sicilia e Sardegna, ma senza l’alibi del mare. L’accessibilità viene calcolata come quantità di popolazione italiana raggiungibile in meno di 4 ore con il treno. Dalla Calabria si può raggiungere meno del 5% della popolazione italiana, mentre ad esempio da Roma, da Bologna, da Firenze si raggiunge più del 35% della popolazione. Cioè una accessibilità almeno 7 volte più grande.

DUE Sviluppo infrastrutturale. Nel rapporto SVIMEZ 2022 viene riportata una carta dell’Europa in cui
vengono rappresentate le velocità commerciali sulle reti ferroviarie. Emerge che Francia, Germania, Spagna sono coperte con linee da più di 120 o 150 km/h da Sud a Nord e da Est ad Ovest, in maniera omogenea. L’Italia ha linee con velocità superiori a 150 km/h in modo omogeneo da Sud a Nord, da Est ad Ovest, ma fino a Napoli. A Sud di Napoli nulla.

TRE Sviluppo Economico. Dal rapporto SVIMEZ 2022 emerge che “nel 2023 il PIL italiano dovrebbe crescere dello 0,5%, un dato portato in terreno positivo dal Centro-Nord (+0,8%), mentre il Sud entrerebbe in recessione (-0,4%).”

Questi pochi elementi delineano il quadro del Mezzogiorno. L’Autonomia differenziata verso cui si sta
andando porterà a compimento la spaccatura del Paese.
Si consideri quanto sta accadendo sul piano infrastrutturale e si considerino le ferrovie che rappresentano l’elemento più chiaro della possibilità di sviluppo sociale, economico ed ambientale.
Dagli studi sugli impatti dell’Alta Velocità (AV) italiana è emerso che, nei territori con l'AV, ed a parità di
altre condizioni economiche, il PIL è cresciuto di 7 punti in più rispetto ai territori che non l’hanno, e ciò sia nell'Italia settentrionale che in quella meridionale. L'AV ha aumentato direttamente il PIL nelle aree
raggiunte da un minimo del 5,6% a un massimo dell'11,8%.

Dalla letteratura scientifica emerge che l’AV produce nelle città collegate in 3-4 ore, l’incremento di PIL
annuo differenziale di circa 1%. L’incremento si riduce al crescere del tempo e si annulla tra 5 e 7 ore.
L’incremento annuo positivo dell’1% abbatterebbe la riduzione prevista da SVIMEZ per il Sud. Per il 2023
invece di avere -0.4% avremmo +0.6%. Per l’anno successivo si potrebbe sfiorare il +2%.

Dagli studi svolti in Spagna, in Francia ed in tutti i Paesi dove è stata realizzata l’AV emerge che perseguire
solo l'efficienza di una rete AV, induce pesanti effetti di polarizzazione spaziale, con drammatici impatti
sull'equità territoriale tra le aree dotate di AV e quelle non dotate. In Italia la realizzazione dell’AV ha
prodotto e sta producendo e produrrà un aumento della forbice sociale ed economica tra Nord e Sud.

Cosa propone e realizza il Governo italiano oggi, senza ancora l’autonomia differenziata. 
Per la CALABRIA il Governo nazionale ha proposto una linea ferroviaria di Alta Velocità lunga 445
chilometri, a fronte della linea convenzionale (attualmente in uso) tra Salerno e Reggio Calabria che è di
393 chilometri. La linea AV proposta dal Governo ha quindi una maggiore lunghezza di 52 chilometri. Unico caso in Italia, in Europa e nel mondo. 52 chilometri in più significano: da un lato più costi, almeno 2 miliardi e mezzo, e quindi più scavi e più cemento, dall’altro più tempo per percorrere il tratto Salerno-Reggio di una AV fatta parallela alla linea esistente. In tutto il pianeta quando si realizza una linea AV, questa è sempre più corta dell’esistente.

Nel Sud Italia, unico caso nel pianeta terra, la linea AV è più lunga. Così si potrà dire tra 10 anni che così l’hanno voluta i meridionali.

Per la SICILIA il Governo nazionale prevede che con l’Alta Velocità Palermo-Catania il tempo attuale di 3 ore verrà ridotto di un’ora ed il tragitto sarà coperto in 2 ore. Il Governo e le Ferrovie stanno realizzando 100 chilometri di linea completamente nuova, ci si aspetterebbe che si realizzasse una Alta Velocità vera, come nel resto d’Italia, come per esempio tra Roma e Napoli.

Invece cosa accade? La distanza ferroviaria tra Catania e Palermo con la linea attuale è di 240 chilometri.
Riducendo della percentuale media europea del 12 %, si potrebbe realizzare una linea da 220 chilometri. La distanza tra Roma Termini e Napoli-Afragola, lungo la linea ad Alta Velocità, è di 210 chilometri e il treno impiega 55 minuti. Se sulla futura Catania-Palermo il treno potesse camminare con la stessa velocità che ha sulla Roma-Napoli, il tempo sarebbe di 1 ora e non di 2. Come chiunque può verificare.

È drammatico il silenzio dei Governi regionali per l’AV, è drammatico il silenzio dei vertici dei partiti di
maggioranza e di opposizione. Il silenzio è forse connesso con l’autonomia differenziata, con la spesa storica: realizzare una AV vera in Sicilia e Calabria vorrebbe dire impegnare le stesse risorse che già 15 anni addietro sono state spese nelle altre regioni italiane; vorrebbe dire garantire gli stessi Livelli Essenziali delle Prestazioni per il diritto alla mobilità. Spendere bene le risorse già spese nelle altre regioni farebbe impennare il PIL di Calabria e Sicilia rendendolo sempre più che positivo. Realizzare una vera AV contrasterebbe il disagio sociale con una grande integrazione, sul piano dell’accessibilità, delle aree interne delle due regioni.

*Unirc
  • L'INTERVENTO. L'Autonomia differenziata e la reazione degli italiani

    MARCELLO FURRIOLO
    Sicuramente senza volerlo, Salvini e Calderoli un primo risultato l’hanno ottenuto. La contrastata legge sull’Autonomia differenziata sta realizzando una sorta di alfabetizzazione di massa in Diritto Costituzionale e in Storia del Risorgimento Italiano. Ne è…
  • L'INTERVENTO. La Restanza

    PIERGIORGIO IANNACCARO
    Restanza. In contrapposizione alla partenza, all’abbandono della propria terra, spesso per necessità, talvolta per scelta. Verso luoghi più propizi, verso possibilità di lavoro. E pertanto verso dignità e libertà. Con competenze, titoli di studio, che saranno…
  • L'INTERVENTO. La storia senza l'Occidente?

    ANTONIO CANTARO*
    Occidente senza Storia, Europa al bivio sono i temi al centro delle giornate della Scuola di formazione politica promossa da Patria e Costituzione, La Fionda e fuoricollana.it (Roma 6-8 settembre). Per risalire dal precipizio in cui neo-atlantismo e…
  • Censis 2024. Università Mediterranea, un Ateneo in crescita

    ZoomSud
    (ReP) L'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria continua a primeggiare nell'annuale classifica Censis delle Università Italiane stilata sulla base del valore assunto da sei indicatori. Infatti, nell'edizione 2024/25 nell'indicatore Borse di…
  • L'INTERVENTO. L’Unical come scelta di qualità

    MASSIMO VELTRI*
    L’università della Calabria conquista il primato nella classifica Censis delle Università italiane fra i grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) con un punteggio totale di 92,2. È una notizia, suffragata da calcoli parametrici in funzione di una…
  • Cresce l’università calabrese. Cosenza migliore ateneo d’Italia

    ZoomSud
    (ReP) L’Unical conquista il primo posto tra i grandi atenei italiani secondo la classifica 2024/2025 del Censis. Dopo due anni consecutivi in terza posizione tra le grandi università, ovvero quelle con un numero di iscritti compreso tra 20.000 e 40.000,…
  • La strettoia dell'Autonomia differenziata e lo scontro tra Occhiuto, Loiero e Irto

    FIIPPO VELTRI
    Per il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, la strada sull’autonomia differenziata si fa sempre piu’ stretta, tra alleati interni e opposizioni. Da un lato Occhiuto ribadisce le perplessità sui modi e sui tempi dell’approvazione della legge…
  • CASO REGGIO. Musolino: una città che è sempre a un bivio

    ENZO MUSOLINO*
    (ReP) Le domande che pone il Consigliere Pazzano debbono essere colte come un'occasione per imbastire un dibattito pubblico davvero ormai ineludibile. Le questioni, a mio parere, trascendono di molto le notizie di questi ultimi giorni, non riguardano solo i…
  • L'ANALISI. L'Autonomia Differenziata che spacca l'Italia e fa male anche al Nord

    ISAIA SALES
    Con la promozione del referendum contro l’Autonomia differenziata, assieme a quasi tutte le forze politiche del centrosinistra, alla Cgil di Landini e a varie associazioni, il Pd torna ad essere un partito-nazione, un’identità che purtroppo mancava da troppi…
  • CASO REGGIO. Pazzano: la soluzione per il Comune? Tutti a casa

    SAVERIO PAZZANO
    (ReP) Il ritratto di Reggio è una palude. Lo è da tempo. Un’immagine che viene dalla totale assenza di un dibattito politico, dal bassissimo livello della cultura politica che, in una città impantanata, si limita allaconservazione dello status quo come…
  • SALUTE. La Sanità IPERdifferenziata

    FIIPPO VELTRI
    Questi giochini tattici, i distinguo in punta di penna, le fandonie che si stanno leggendo a due settimane dal voto in Parlamento per cercare di giustificare lo scempio che si consumerà sull’autonomia differenziata hanno, in verità, stancato. Ora che…
  • A Curinga con Calabria in Fabula a sostegno dei diritti LGBT

    GIORGIA SIMONETTA
    (ReP) Dal dramma delle vittime di violenza per dare voce a chi con tenacia ha cercato a lungo giustizia, fino alle difficoltà affrontate nel percorso alla scoperta della propria identità e nella battaglia per i diritti civili della comunità LGBT. Prosegue…
  • Anassilaos: 10 giornate al Castello con poesia, arte figurativa e riflessione sulla disabilità

    ANASSILAOS
    Un artista talentuoso (Domenico Baronetto) e una poetessa di grande valore (Natina Pizzi), recentemente scomparsa, saranno al centro di una manifestazione promossa congiuntamente dal Comune di Reggio Calabria e dall’Associazione Culturale Anassilaos, che si…
  • L'INTERVENTO. Il Premio Sila, edizione 2024

    MASSIMO VELTRI
    Anni fa c’era l’estate romana ricca di eventi capace di coinvolgere ed entusiasmare folle serali sulle rive del Tevere. L’assessore Nicolini, sindaci Argan e Petroselli quando sembrava facile e possibile amministrare una città impossibile come Roma, regalava…
  • L'INTERVENTO. Quando le leggi non vanno

    FIIPPO VELTRI
    Gli italiani bocciano la legge sull’Autonomia. Il no da Centro e Sud. Il 45% è contrario alla riforma perché aumenterebbe il divario tra Regioni ricche e povere, penalizzando la scuola e la sanità. (Sondaggio IstitutoNoto). La riforma del premierato significa…