di MARIA FRANCO
‘A megghiu parola è chidda chi non si dici.
Proverbio, questo, (come, in fondo, tanti altri) abbastanza ambiguo. Che esalta, sì, la capacità di controllare le parole, per favorire l’armonia domestica e le relazioni amicali, ma anche quel farsi gli affari propri che si identifica, spessso, con l’avvallare ingiustizie e illegalità.
Ma, talvolta - per evitare di aprire la bocca giusto per farle prendere aria o, peggio, per proclamare fesserie grandi come montagne - bisognerebbe ricordarsela bene, quella massima e, soprattutto, metterla in pratica.
Dice Sgarbi che i Bronzi non andranno all’Expo perché sono ostaggio della ‘ndrangheta.
Aggiungendo così un quid di novità – se si può parlare di novità quando al nome Calabria si accoppia, come fosse il suo naturale cognome ‘ndrangheta – all’ennesima riproposizione del ritornello “facciamoli viaggiare, saranno i messaggeri della Calabria nel mondo”, “non, non possono viaggiare, chi li vuole vedere scenda a Reggio”.
Qualcuno sentiva il bisogno di simile affermazione?
Personalmente, non sento neppure quello di provare a rispondergli.