La Procura di Locri ha chiuso le indagini nei confronti del sindaco sospeso di Riace Mimmo Lucano ed altre 30 persone nell'inchiesta su presunte irregolarità nella gestione dell'accoglienza dei migranti nella Locride e in specie a Riace. La notizia è stata diffusa dalla Gazzetta del Sud. A Mimmo Lucano vengono contestati, con la chiusura delle indagini, l’associazione per delinquere, falso, truffa, concorso in corruzione, abuso d'ufficio e malversazione. Con la conclusione delle indagini a Lucano vengono contestati reati ancor più gravi di quelli a base degli arresti domiciliari trasformati dal Gip, dopo l’interrogatorio di garanzia, nel divieto di soggiorno a Riace. Si aggiungono infatti: associazione a delinquere, truffa, falso, concorso in corruzione, abuso d’ufficio e malversazione che il Gip non aveva preso inconsiderazione avendo valutato soltanto le ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento e affidamento diretto del servizio di raccolta rifiuti.
Ma Lucano si è dichiarato tranquillo con la propria “coscienza perché non ho fatto niente, anzi ho cercato di aiutare umanamente e non mi sono approfittato di nulla neanche sul piano economico”. L’imputato eccellente, e forse più amato dagli italiani, parlando con un giornalista dell’Ansa, ha ancor ricordato: “Non ho proprietà né conti correnti, come ho detto sin dal primo momento. Dopo tanto tempo hanno potuto verificare tutto su di me. Mi auguro che prevalga la coscienza".
A parere di Lucano la chiusura delle indagini, glielo hanno spiegato i suoi avvocati, “è un fatto normale anzi è positivo perché hanno chiuso e vuol dire che non ci sono altre cose e che quelli sono i capi di imputazione”. Quindi ha concluso: “Tutti gli accusati dicono che sono innocenti, è un fatto automatico quindi mi sembra talmente scontato che non lo voglio nemmeno dire. C'è chi ci giudica e sapranno loro cosa fare"