Se finanche il paludatissimo Corriere della Sera, con una delle sue firme più autorevoli e prestigiose come quella di Aldo Cazzullo, se ne accorge allora vuol dire che a San Luca è accaduto davvero qualcosa di importante e di nuovo. E di positivo, che la tradizionale narrazione del Sud e della Calabria fatta dai meridionali e dagli stessi calabresi ha come al solito dimenticato e accantonato. Si chiama autorazzismo. Meno male che altrove se ne accorgono!
Cos’è accaduto? Tre anni fa nel paese aspromontano dove da anni non si presentano né liste né candidati al Comune che è conosciuto ai più per due motivi – Corrado Alvaro che qui nacque e terra di alta ‘ndrangheta – è stato realizzato un bellissimo progetto di sport per i ragazzi e le ragazze: tutti assieme da Governo a Dda, Esercito e chi più ne ha più ne metta hanno lavorato ad un progetto per costruire un campo di calcio. Ci fu grande grancassa di propaganda, tv, ministri, magistrati, alti magistrati, alti prelati, alti politici: sembrava la solita parata alla fine della quale non restava niente. Da queste parti quante se ne sono viste in questi decenni? Quanti ne sono passati per promettere mare monti e poi squagliarsela alla prima occasione? Se nessuno ha voglia di presentarsi ormai da alcune tornate alle elezioni per la guida del paese qualcosa vorrà pure significare?
E invece qualcosa quella giornata ha lasciato, sul campo da gioco e forse non solo.
Il San Luca ha disputato quest'anno il campionato di Promozione girone B, ottenendo due domeniche fa la matematica promozione nel campionato di Eccellenza, che è il massimo torneo dilettantistico a livello regionale.
Nelle 27 partite disputate finora (a fronte delle 30 complessive previste dal calendario), sono state 24 le vittorie ottenute e 3 i pareggi (in casa 13 vittorie e 1 pareggio, fuori casa 11 vittorie e 2 pareggi). Nessuna sconfitta. Incredibile il numero di gol segnati, 112, mentre 19 sono state le reti subite. Miglior attacco e miglior difesa del campionato, naturalmente.
Altro dato record. Sono ben quattordici le vittorie consecutive: dal 3 novembre 2018 ad oggi il San Luca non ha conosciuto risultato diverso.
Due i bomber più prolifici della squadra: si tratta di Carella, capocannoniere del torneo con 22 gol, e di Bruzzaniti, autore di 20 reti. Entrambi hanno segnato sempre su azione e senza alcun aiuto proveniente da calci di rigore.
Ai sanluchesi, però, non è riuscito il bis stagionale, ovvero la vittoria della Coppa Italia Dilettanti. In finale, infatti, il San Luca ha dovuto cedere le armi al Corigliano (2-0 il risultato finale), formazione che ha dominato il campionato di Eccellenza e che sta per tagliare il traguardo della promozione in Serie D.
Un ruolo importante, in questa stagione, ha avuto anche il pubblico sanluchese. I tifosi sono stati sempre numerosi, rumorosi e calorosi, sia in casa che fuori. Loro hanno sostenuto sacrifici numerosi per raggiungere questo traguardo storico.
Per la prossima stagione l'intento è quello di programmare un campionato di medio-alta classifica, onde assestarsi e prepararsi a qualcosa di più importante in futuro.
Ora è vero che il pallone non risolve tutto ma il segnale c’è: qualcosa di buono c’è anche a San Luca. ‘’Passando in treno lungo le coste dello Ionio o del Tirreno, in Calabria e in Sicilia, Alvaro scrive che ‘solo un viaggiatore attento può scorgere questi puerili campicelli’. Solo uno sguardo attento e legato a quel mondo può cogliere che ‘i sassi hanno forma di pane’, la grandezza degli ulivi in Calabria, la montagna tormentata dai venti e dalle piogge, le meraviglie dell’acqua, la vegetazione, la flora mediterranea, gli splendidi colori, i fiori’’ (Vito Teti, Un treno nel sud). Era e resta questa la vera realtà di San Luca, con luci ed ombre e se la raccontava con queste parole uno come Corrado Alvaro qualcosa di vero doveva pur esserci.
Con buona pace di tutti.