CALABRIA. Musei, il giro è già di 1 milione di euro ma la potenzialità è compressa

CALABRIA. Musei, il giro è già di 1 milione di euro ma la potenzialità è compressa

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Sulla promozione dei beni culturali la Calabria è indietro e i numeri diffusi dal ministero sui visitatori del 2018 in musei, chiese e aree archeologiche fotografano, infatti, una realtà che stenta a decollare. Occorre lavorare di più, lo dicono i bilanci. L’industria culturale coordinata dal Polo museale della Calabria, quindi in consegna allo Stato, l’anno passato ha ricavato 920 mila euro dalla vendita dei biglietti. I ricavi netti per il Mibac sono di 773 mila euro, quasi 150 mila euro invece spettano ai gestori privati delle biglietterie. Numeri in flessione rispetto al 2017 (-1,6%) anche se i visitatori aumentano (+1,8). Com’è possibile? Nella maggioranza dei musei si tende a privilegiare l’ingresso gratuito. Ma procediamo con ordine.

REGGIO CAPOFILA, VISITATORI +5
Come abbiamo raccontato qui continua comunque a migliorare il museo autonomo di Reggio Calabria, capofila delle strutture culturali regionali e posizionato tra i 50 (45esimo) siti più visitati in Italia. Sono più di 225 mila gli ingressi nel 2018 (+5% sul 2017) – certifica ancora il Mibac – con gli incassi che superano 700 mila euro ma in diminuzione sul 2017 (-3%). Nella Top Five calabrese, in termini di ingressi, seguono il complesso di Le Castella a Isola Capo Rizzuto con 76 mila visitatori non paganti, la Cattolica di Stilo con 30 mila ospiti, il museo archeologico di Capo Colonna (gratuito) e parco e museo archeologico di Locri Epizefiri (+13% su 2016) che hanno accolto 22 mila persone ciascuno.

LE PERFORMANCE RISPETTO AL 2017, LUCI E OMBRE
Nell’anno precedente sono stati 498 mila i visitatori – paganti e non – dei siti Mibac in Calabria (+1,8% sul 2017). L’indagine sui numeri evidenzia l’ottima performance del museo archeologico di Kaulon, a Monasterace: con 6.300 ingressi ottiene l’80% in più di visitatori (+107% su 2016) raddoppiando gli introiti. Nel 2016 era un museo ad ingresso gratuito, oggi guadagna circa 10 mila euro dalla vendita dei biglietti: il successo è anche ascrivibile alla promozione sulla Rete e all’apertura straordinaria durante l’estate del popolare pavimento musivo nelle terme ellenistiche. Nel 2018 la galleria nazionale di Cosenza a palazzo Arnone – ingresso gratuito – fa una prestazione notevole con un incremento dei visitatori pari al 44%. E il museo statale di Mileto con 6.600 ingressi gratuiti migliora sul 2017 (+31%). Arrivano buone notizie anche dal parco archeologico della Sibaritide, +12% i visitatori (mille in più). Invece la chiesa di san Francesco d’Assisi, nel borgo di Gerace, da 16 mila persone del 2017 passa a 6 mila del 2018 (-63%): un crollo che va approfondito. Anche il museo archeologico di Vibo Valentia, città con la peggiore qualità di vita in Italia, non è andato bene: -12% gli ingressi e introiti netti scesi del 18%. È la fortezza di Le Castella a Isola Capo Rizzuto il caso più preoccupante: si classifica tra i 100 siti più visitati in Italia ma nel 2018 perde 7 mila visitatori (-8%), con flussi turistici nei mesi estivi in aumento come monitorato da Istat e Enit. In questi giorni la fortezza aragonese è chiusa.

LE CASTELLA, CERCASI GESTORE
O meglio, non c’è un gestore. Per garantire la riapertura di Le Castella è entrato in campo il prefetto di Crotone, Fernando Guida, riunendo i vari soggetti coinvolti: dalla Capitaneria di porto alla commissione straordinaria del comune di Isola di Capo Rizzuto, dall'agenzia del Demanio alla Soprintendenza. A breve si dovrebbe affidare il castello al Polo museale della Calabria, guidato ora da Antonella Cucciniello. «Il perfezionamento della consegna è solo uno dei tanti adempimenti necessari per la riapertura del complesso monumentale – fanno sapere dalla Prefettura – La fruibilità del sito, infatti, soggiace alla verifica strutturale dello stesso, sotto il profilo della sicurezza e dell'accessibilità, nonché all'identificazione di un concessionario cui affidare la gestione di alcuni servizi all'interno del museo».