Domenica 15 ottobre, alle ore 18,00, a Morano Calabro, all’auditorium “Massimo Troisi”, andrà in scena “Ciao amore ciao. Vita e morte di Luigi Tenco, di e con Nino Racco. È un altro degli appuntamenti di “Diteca Nord”, Distribuzione teatro Nord Calabria, direzione artistica di Dante De Rose e Marco Silani, un progetto gestito dalla compagnia “Teatro della Ginestra” e sostenuto dalla Regione Calabria con fondi Pac Calabria 2007/2013 – Iniziative Culturali 2016 - Azione 2. Ciao amore ciao fu l’ultima sofferta e intensa canzone di Luigi Tenco, presentata al 17° Festival di Sanremo nel 1967. Dopo di che gli occhi e la voce di Tenco si spensero per sempre, ma non si è spenta l’influenza, la memoria e il segno forte lasciato dal cantautore.In questo spettacolo Nino Racco offre la sua arte narrativa alla ricostruzione dell’ultimo “calvario poetico” che precede il fatale debutto sanremese. Il lavoro, cadenzato tra canto e racconto, poco si sofferma, e volutamente, sui risvolti cronachistici, per incentrarsi e mettere in scena invece il dramma poetico e artistico di Tenco, che è dramma della poesia e della creatività travolte dalle ciniche leggi della mercificazione discografica e spettacolistica. Nino Racco si forma come attore di teatro a Roma negli anni ottanta. Realizza il suo primo spettacolo nel 1983: Canto Brecht (Folk Studio, Roma). I successivi anni romani lo vedono muoversi in aree teatrali diverse: da una parte il teatro sperimentale e di ricerca, dall’altra un’esperienza varia di palcoscenico che va dalla commedia brillante al musical al teatro classico. Alla fine degli ottanta fa rifluire la già ricca esperienza professionale e di palcoscenico in una ricerca sempre più personale che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: è la riscoperta dell’antica figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche in Italia e all’estero. Seguiranno altri spettacoli neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001), Il mondo dei cantastorie (2003), Meridion - Cap. 1 Marcinelle (2008). Nel 2001 i primi riconoscimenti “per il recupero e il rinnovamento dell’arte cantastoriale”: Paladino d’Oro (Siracusa 2001), Premio Pippo Fava per il Teatro (Palazzolo Acreide 2001). Nel 2005 tournée negli StatiUniti (Emory University Atlanta, Greensboro Theatre Convention, Memphis, Little Rock, Columbus/Georgia) organizzata dall’ Accademia dell’Arte di Arezzo, con una conferenza-spettacolo e una versione “anglo-sicula” de La Baronessa di Carini. Attualmente il suo lavoro - oltre alla produzione spettacolare - si muove tra fedeltà alla tradizione e necessità di sperimentazione e confronto. “È questo – dice Dante de Rose - un altro tassello del nostro progetto, “Diteca Nord”, che ha ha l'obiettivo di realizzare un circuito teatrale nell'area nord della Calabria che coincide con la provincia di Cosenza. Oltre a realizzare l'obiettivo base, le priorità di “Diteca” – aggiunge l’altro direttore artistico insieme a de Rose, Marco Silani -sono quelle di far incontrare compagnie professionali calabresi con le comunità dove non sempre è presente una programmazione teatrale, creare un indotto economico attraverso la distribuzione delle risorse alle compagnie locali - in modo da favorire una continuità produttiva e artistica - e alle comunità che potranno ridurre i costi delle loro programmazioni. Il progetto è stato pensato come strumento integrativo della politica culturale sui territori. L’azione di “Diteca” – conclude Silani -si caratterizza per la varietà dei linguaggi, il sostegno a nuovi organismi, la riscoperta delle tradizioni e vocazioni dei territori, la presenza di sensibilità all’interno del mondo della scuola e del disagio sociale”.