LANDE DESOLATE. OLIVERIO: accuse che respingo a 360 gradi. Non accetterò che s’infanghi la mia vita e il mio impegno

LANDE DESOLATE. OLIVERIO: accuse che respingo a 360 gradi. Non accetterò che s’infanghi la mia vita e il mio impegno

"Un procedimento di accuse che respingo a 360 gradi". Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio raggiunto a San Giovanni in Fiore dai giornalisti. "Ho sempre improntato il mio impegno alla lotta alla mafia. Questa gara - ha proseguito entrando nel merito dell’accusa  - è stata fatta prima che io arrivassi alla Regione, mi sono solo preoccupato di portare a termine l'opera e tra l'altro abbiamo interloquito con un amministratore nominato dalla stessa Procura che oggi mi indaga.

L'impresa l'ho vista solo una volta durante un sopralluogo, quando ero preoccupato che i lavori andassero a buon fine, ma non lo conoscevo prima né l'ho visto dopo. Non comprendo tutto questo, sono solo indignato perché ho speso la mia vita per contrastare le criminalità di ogni tipo e affermare la legalità. Il migliore alleato della mafia sono i polveroni. Non ci sono paladini, tranne Gesù Cristo e io mi batterò fino alla morte per stabilire la verità. Non accetto da chicchessia che si infanghi la mia vita e il mio impegno al bene comune".

“Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame. La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica. I polveroni sono il vero regalo alla mafia.

“Quanto si sta verificando è assurdo. Non posso accettare in nessun modo che si infanghi la mia persona e la mia condotta di pubblico amministratore. Sarebbe come accettare di aver tradito la fiducia dei cittadini. Chiedo chiarezza! Lotterò con tutte le mie energie perché si affermi la verità”, aggiunge il presidente della Regione.