In uscita per la Leonida Edizioni Il mito di Alcesti e le sue elaborazioni a teatro di Diletta Strumolo

In uscita per la Leonida Edizioni Il mito di Alcesti e le sue elaborazioni a teatro di Diletta Strumolo
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Prosegue il lavoro editoriale in ambito scientifico della Leonida Edizioni attraverso la direttrice della collana “Gli allori boreali” Greta Castrucci e del comitato scientifico (il comitato, attivo dal quarto volume della raccolta è composto dal Dr. Matteo Cadario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; dal Prof. Andrea Capra dell’Università degli Studi di Milano; dalla Dott.ssa Daniela Colomo della University of Oxford; dal Prof. Ioannis Konstantakos della University of Athens; dal Prof. Stefano Martinelli Tempesta dell’Università degli Studi di Milano; dal Prof. Davide Susanetti dell’Università degli Studi di Padova; dalla Prof.ssa Chiara Torre dell’Università degli Studi di Milano; dal Prof. Giuseppe Zanetto dell’Università degli Studi di Milano) con l’imminente pubblicazione del libro Il mito di Alcesti e le sue elaborazioni a teatro della saggista milanese Diletta Strumolo.
Dalla prefazione a cura di Giuseppe Zanetto:
[...]Tragedia a lieto fine (e però assolutamente “tragica” nel suo impianto concettuale), l’Alcesti è un esempio clamoroso dello sperimentalismo euripideo. Il poeta ripristina il datato impianto drammaturgico, caro al primo Eschilo, che prevede due soli personaggi dialoganti, e si produce in una spericolata commistione di generi. La “maschera” comica di Eracle, lo stereotipo buffonesco privo di profondità, è chiamata in scena per rimettere in moto la vicenda, arrivata a un punto morto. Euripide applica una sorta di paratragedismo rovesciato: come in Aristofane l’innesto di materiali tragici serve a “costruire” la commedia, così qui la citazione comica – introdotta con totale consapevolezza della semiotica teatrale – aiuta la tragedia a recuperare il proprio senso più profondo.
Tutti questi elementi (il fascino della protagonista, donna “umile ed alta”, modello impareggiabile di femminilità; la complessità intrigante della vicenda; la novità della drammaturgia) spiegano la fortuna di cui l’Alcesti ha sempre goduto, dall’antichità ai giorni nostri. Il saggio di Maria Diletta Strumolo ne percorre le tappe principali, dandone una ricostruzione informata, precisa, estremamente originale. A riprova del fatto che la cultura classica è l’indispensabile chiave di lettura della modernità.[...]


Maria Diletta Strumolo si è laureata nel 2005 in Letteratura teatrale della Grecia antica con il Professor Dario Del Corno. Ha quindi frequentato il master “Redattore di editoria libraria con conoscenza delle tecnologie digitali” presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. Attualmente svolge attività di collaborazione redazionale per la casa editrice Pearson Italia, occupandosi di libri di saggistica e di manuali per l’università.