CORIGLIANO (CS). Fusione, Dardano: si esca da logiche di lobby e salotti

CORIGLIANO (CS). Fusione, Dardano: si esca da logiche di lobby e salotti
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Fusione, non diciamo castronerie né siamo inadeguati o ignoranti. Non è stato affatto un atto irresponsabile il rinvio, voluto e votato lo scorso 16 gennaio all'unanimità dei consiglieri comunali di Corigliano, appartenenti ​a ​tutte le forze politiche. Nessuno di noi è strattonato da nessuno né si sente filo cosentino. Sono ​o​ffensive​ e​ degne di chi le ha proferite, le affermazioni fatte nei giorni scorsi sui media da chi, per decenni, da posizioni di governo nella vicina Rossano, si è comportato in modo esattamente opposto alle sue attuali e​,​ ​per questo​,​ poco credibili posizioni unioniste.

È quanto dichiara Giampiero DARDANO, capogruppo di "Svolta Civica" nell'assise ausonia che annuncia la decisione, da egli stesso proposta e assunta all'unanimità dalla commissione affari generali del Comune di Corigliano, di concordare con il presidente dell'analoga commissione rossanese una ​imminente ​riunione congiunta su contenuti e metodi della fusione.

È chiara ed inarrestabile - esordisce DARDANO - la volontà delle due amministrazioni comunali di arrivare allo storico atto d'impulso che avvii il procedimento di fusione dei due comuni. Ciò che non capisco - aggiunge - è l'apparente arrembaggio alla fusione al quale assistiamo negli ultimi tempi​;​ soprattutto da parte di chi​ - spiega - ha consentito ​per anni ​che questa pratica complessa giacesse immobile e dimenticata, nel disinteresse generale. Sia chiaro a tutti, soprattutto ai finti unionisti: noi vogliamo una fusione che non sia soltanto sulla carta e per semplice alzata di mano collettiva. Vogliamo ​invece una fusione che sia la risultante formale di un percorso sostanziale ed approfondito di condivisione, di atti e di fatti, che i due esecutivi devono e possono armonizzare subito e sui quali oggi non si deve far altro che recuperare il tempo perso, magari - chiosa - facendo un pubblico mea culpa, invece di tentare di passare per paladini di ciò che si è di fatto ​e notoriamente ​ostacolato.

In attesa della commissione congiunta​ affari generali​ - prosegue DARDANO - mi permetto di portare nel dibattito pubblico ciò che più volte da Corigliano è stato chiesto e spiegato, in merito all'esigenza di riempire di contenuti una fusione altrimenti ​vissuta come​ momento populista sul quale far scatenare ​opposte ​tifoserie popolari​,​ disinformate perché private del necessario dibattito.

Gli argomenti sono tanti, mi limito - sottolinea - a citarne soltanto alcuni: Centrale Unica Contratti (CUC), eventuale partecipazione comune all'imminente Expo 2015, programmazione socio-culturale estiva comune, riconoscimento dello storico borgo marinaro di Schiavonea e della sua marineria, tra le più importanti del Mediterraneo, come valore aggiunto e distintivo nel progetto di fusione tra i due diversi territori.

Non ci interessa - va avanti - parlare di contributi regionali per studi, progetti o analisi propedeutiche per convincerci della bontà o meno della fusione. Ci interessa ​semmai ​che i coriglianesi ed i rossanesi comprendano, giudichino e verifichino l'eventuale ​utilità o meno ​di questo progetto storico​. Ci interessa che della fusione​, dunque, ​si parli ​e molto ​in mezzo alla gente e che a condividerne processi​, ​obiettivi ​ed anche dettagli ​siano le due popolazioni ​e non ​​salotti e lobby​!​

Ci interessa, infine, inserire il dibattito sulla fusione nel contesto più ampio del dialogo territoriale con aree comunque limitrofe ed omogenee, non escludendo ad esempio l'interlocuzione anche​, a sud, con il Comune di Crosia ​​​(del quale a Rossano qualcuno parla, ma non in pubblico) ​o​, a nord, con ​il Comune di Cassano e, quindi, con tutto ciò che il nome ed il simbolo di Sibari ​ha rappresentato e ​rappresenta nel mondo. – (Fonte: Montesanto Sas – Comunicazione & Lobbying)