REGGIO. Gangemi a Germanò e Romeo: "la destra principale artefice del tracollo della città"

REGGIO. Gangemi a Germanò e Romeo: "la destra principale artefice del tracollo della città"
 

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"A sentirli parlare sembrano giovani virgulti della politica, duri e puri difensori della trasparenza. Ma a guardar bene, le loro facce ricordano tantissimo quelle di noti protagonisti dello sfacelo che ha messo la città in ginocchio appena qualche anno fa, nel periodo nefasto del modello Reggio culminato con il Comune sciolto per mafia e sull'orlo del dissesto finanziario. Fa sorridere che proprio loro oggi ci vengano a parlare di trasparenza. Provano a far le pulci all'amministrazione comunale, con l'atteggiamento meschino di cerca, per nascondere le sue malefatte, di addossarle a qualcun altro, tentando di celare il fatto che è proprio a causa loro, e dei loro degni sodali, che la città ha perso una parte cospicua del finanziamento inizialmente destinato al sistema di mobilità urbana dalla Giunta regionale del centrodestra nel 2009. Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulle responsabilità del definanziamento dell'opera, che comprende tra le altre cose anche il Parcheggio di scambio Cedir Palazzo di Giustizia, prenda visione della delibera 34 del 2 marzo 2011, approvata durante il periodo di sindacatura del facente funzione Giuseppe Raffa, e quella successiva numero 29 del 28 novembre 2012, approvata durante il periodo commissariale. Entrambe fanno riferimento al Protocollo di intesa siglato il 7 agosto del 2009 tra la Regione, la Provincia ed il Comune, per la mobilità nelle aree urbane, con il quale la Regione Calabria si impegna ad assicurare la copertura finanziaria per un importo complessivo di quasi 98 milioni di euro per la redazione ed esecuzione di un piano di mobilità sostenibile. Se dal 2009 ad oggi dell'opera non è stato realizzato neanche lo studio di fattibilità un motivo ovviamente ci deve essere. E non può che essere rintracciato nelle responsabilità di chi in quel periodo ha guidato, in maniera tragicomica, l'Amministrazione comunale di Reggio Calabria. Chiaramente sulle evoluzioni venute fuori da questa vicenda, il Sindaco farà le sue opportune valutazioni. Ma oggi mi chiedo, i due soggetti estensori dell'odierna conferenza stampa dove sono stati in questi anni? Mentre a governare erano i loro compari perché non si sono chiesti come mai l'opera non veniva realizzata? Ma soprattutto come mai non hanno utilizzato la stessa solerzia che oggi vorrebbero mettere in campo sulla vicenda del sistema di mobilità per denunciare ciò che avveniva a Palazzo San Giorgio e nelle società partecipate fino a qualche anno fa, quando si consumavano i fatti che hanno portato allo scioglimento del Comune? Eppure Germanò da ex Assessore ai Lavori Pubblici e da ex presidente di Recasi di queste cose dovrebbe intendersene. Non è un caso, giusto per fare un esempio, che sulle società partecipate stiamo riparando oggi quello che loro hanno rotto in quasi un decennio di malgoverno. Non pretendiamo che stiano sotto Palazzo San Giorgio a farci gli applausi, anche se forse quello che l'Amministrazione ha prodotto in questo primo anno di attività lo meriterebbe, ma che almeno abbiano la decenza di tacere, proprio loro che sono i primi responsabili del tracollo della città. Non dimentichiamo da dove siamo partiti, i cittadini lo sanno bene e ricordano alla perfezione in che condizioni questi signori hanno lasciato Reggio."