L'INTERVENTO. La politica e la dignità

L'INTERVENTO. La politica e la dignità
poldi   “Il Fatto Quotidiano” diretto da Marco Travaglio , giornale  molto vicino all’associazione nazionale magistrati, dedica ogni giorno un articolo in prima pagina per svilire e delegittimare le primarie del Pd E’ questa una strategia lucida dei poteri forti  per screditare la democrazia e le Istituzioni elettive.

Tanto meno autorevoli saranno le Istituzioni democratiche, tanto meno credibile sarà la politica, tanto più conteranno i poteri storicamente forti: l’alta burocrazia, i circoli industriali e finanziari, le banche, gli alti magistrati, i prefetti, i questori, i generali, i detentori del potere mediatico..

C’è da dire che la “politica” fa di tutto per agevolare il loro lavoro. Ho detto la politica ma avrei dovuto dire i “politici” o meglio i politicanti  che hanno sequestrato ed occupato il potere senza dare risposte alle esigenze ed alle ansie dei cittadini.

Le percentuali più alte di partecipazioni alle primarie si registrano a Sud e non è un caso.

In  Calabria Renzi vince quasi ovunque ed a pieni mani con le stesse percentuali bulgare con le quali tre anni fa vinse Cuperlo ed ancor prima Bersani.

C’è solo una conclusione da trarre: gli ex bersaniani “ e “civatiani” duri e puri” sono diventati renziani. Di per se in ciò non ci sarebbe  nulla di male se solo gli “esponenti” più in vista del pd ci avessero fatto capire le ragioni del  “travaglio” che li ha portati in massa dagli irti scogli della “Sinistra ” interna ai più comodi porti di Renzi. Dovrebbero farci capire quanto questa adesione massiccia alla idea renziana sia legata all’impegno del PD  verso i gravi problemi del Sud e della Calabria.

La verità è una sola: c’è una minoranza di teatranti della “politica” che vivono facendo morire la Politica ed il Paese. Il loro obbiettivo è il potere anzi la mera gestione si esso. Fiutano l’aria e si spostano secondo il flusso della corrente. Non fanno battaglie politiche, non ci confrontano con i problemi della gente. Per loro non esiste la drammatica crisi degli ospedali calabresi, non esistono i giovani disoccupati, non si preoccupano di tutelare (come sarebbe loro dovere) l’integrità e la dignità della persona umana chiunque essa sia. Nei cittadini vedono “voti” o peggio pacchetti di voti . “Favori” a bizzeffe ai detentori di pacchetti, indifferenza  totale verso la gente comune.

Non è questa la “Sinistra” che avrebbe avuto la funzione storica di portare i nostri territori al riscatto e  le classi sociali emarginate a diventare classe dirigente. Anzi, è molto arduo intravedere in questa folta schiera di chiacchieroni dei mediocri dirigenti. Loro aspirano a diventare “capi” sottoposti ad altri “capi” ed a circondarsi da sciami di api e calabroni attratti dall’odore del potere fine a se stesso.. Leoni ruggenti con i deboli, pecore belanti con i forti!

Cinque secoli fa i monarchi di Europa stipularono un accordo che passò alla storia col nome : “Cuius regio, eius religio” . Secondo tale editto i sudditi dovevano professare la stessa religione del loro re. Da un sovrano  cattolico discendeva l’obbligo per tutti i sudditi di essere cattolici e  qualora il figlio del monarca avesse aderito alla riforma Luterana tutti avrebbero avuto il dovere di diventare luterani.

Poveri sudditi vissuti mezzo millennio addietro! Non avrebbero mai potuto immaginare che, dopo rivoluzioni, lotte, morti e galera per conquistare la Libertà e la pari dignità, ci potessero ancora essere in campo  forze impegnate a ricondurci così tanto indietro nel tempo. Non è fantasia!

Negli altri partiti (Grillo e centrodestra)  succede di molto peggio, nel pd uno zoccolo duro di autentici e disinteressati democratici resiste. Comunque fa scandalo pensare che nel Partito Democratico, quando un “Capo” da Cuperlo passa a Renzi, i sottopancia di turno diventano  “renziani” ed a caduta libera tutti sottoposti sventolano  le nuove bandiere. Il “populismo” nasce da questa situazione. E’ una malattia degenerativa della democrazia che si alimenta a causa dall’evidente occupazione arbitraria  dello “Stato” da parte dei gruppi di potere.. Della scissione tra gente e politica.

E’ questo che ci saremmo aspettati  dal Pd? E’ questa la Libertà per cui abbiamo lottato una vita intera?

Noi non vogliamo la libertà di sceglierci un “capo” perché non siamo sudditi. Siamo Uomini  Liberi e non invidiamo coloro che cercando un padrone per tutta la vita sono destinati a morir da “garzoni”. Diceva un antico adagio “ cu patruni servi nto pagghiaru mori”. (Chi serve i padroni muore in pagliaio) Oggi, forse, non è più così perché dal “palazzo” le briciole  cadono a terra e le api del potere succhiano senza posa. “Ma che vale la corona se perdi l’anima”? Che vale il potere se perdi la dignità?