Attenti o perdiamo l'ultimo treno per collegare Calabria e Sicilia a Italia ed Europa

Attenti o perdiamo l'ultimo treno per collegare Calabria e Sicilia a Italia ed Europa

treni alta

Il 5 Aprile il Ministro Giovannini ha inviato il documento di fattibilità tecnico-economica alla Camere. Cosi hanno detto i giornali. Abbiamo aspettato che venisse pubblicato, ma niente: sembra un segreto di stato.
Adesso l’Amministratore Delegato di RFI (l’azienda di Ferrovie che costruisce e gestisce le linee) è stata ascoltata dalla Commissione Trasporti del Senato. L’audizione è dell’8 giugno, ne ha dato notizia l’ANSA. Dalle dichiarazioni riportate dall’ANSA riprendiamo testualmente tre affermazioni rispetto a:
distanza, tempo, costo.
Distanza: “saranno 445 chilometri”
Tempo: “con la possibilità di ridurre il tempo di percorrenza a quattro ore già al completamento dei lavori dei primi due lotti”
Costo: “Costo complessivo stimato della tratta 22,8 miliardi”

Distanza
La linea attuale da Reggio Calabria a Salerno è lunga 393 chilometri. Il tracciato è vecchio di 50 anni in alcuni tratti, e di 120 anni in altri tratti, quindi con curve e controcurve che una nuova linea dovrebbe eliminare. Eliminando un poco di curvoni si potrebbe ridurre la lunghezza almeno di una quarantina di chilometri. Tra i curvoni c’è quello di Lamezia, si può eliminare la curva passando invece sotto l’aerostazione di Lamezia che verrebbe collegata alla ferrovia con una scala mobile come in tutti i migliori aeroporti del mondo. Invece non solo non si riduce di un metro, ma si allunga di più di 50 chilometri.

La Roma Firenze era lunga 315 chilometri e tutta l’Italia è stata d’accordo nel realizzare una nuova linea chiamata Direttissima, più veloce e più corta: 237,5 chilometri, cioè 70 chilometri più corta. Non si vuole accorciare di 70 chilometri ma almeno di una quarantina si può fare, portando la distanza a 350 chilometri. Il progetto che fa? invece di accorciare fa una linea più lunga dell’attuale. Cioè una pista da go-cart, da cronoscalata. È un caso da manuale che farà sobbalzare sulla sedia tutti i tecnici di Bruxelles, si potrebbe proporre un nome: Tortuosissima, Contortissima, o meglio: Stortissima.
In Commissione Trasporti al Senato hanno sentito queste affermazioni? O sono solo nel comunicato dell’Ansa? C’è stato qualche Senatore che ha chiesto conto del perché si allunga il percorso? C’è stato qualcuno a cui è venuto in mente: perché a Nord le linee AV si accorciano e a Sud si allungano?

Tempo
Il FrecciaArgento 8352 (che è stato operativo dal 2017 al 2019) impiega 4 ore e mezza per collegare Roma e lo Stretto. Adesso ci si dice che, se va bene, c’è la possibilità di collegare Roma e Reggio in 4 ore, cioè di ridurre di mezz’ora, con un progetto ancora da fare e un tempo di realizzazione da verificare. E non si sa nulla del resto della linea. Anzi si sa che per i progetti di fattibilità bisognerà aspettare almeno un altro anno: giugno 2022.
Tutta l’Italia corre, e invece al Sud, se va bene, i progetti di fattibilità della pista da cronoscalata saranno pronti nel 2022, poi bisogna ricominciare con i progetti di massima, poi i progetti esecutivi. Se va bene si finisce in una trentina di anni.
Anche su questo fatto, in Commissione Trasporti hanno sentito? Qualcuno ha chiesto perché ci vuole almeno un anno per la fattibilità?

Costo
Il costo dell’Alta Velocità in Francia, Spagna è di circa 20 milioni al chilometro. Anche facendo la tortuosissima da 450 chilometri, moltiplicando i due numeri (20 milioni e 450 chilometri) si ottiene un costo di una decina di miliardi. Qui si parla, prima di cominciare, di 23 miliardi, e ancora non ci sono i progetti che, si sa, fanno lievitare i costi.
In Commissione Trasporti hanno sentito? Hanno chiesto qualcosa?

Tre tempi di Alta Velocità vera
a) Tempo Roma-Villa: Il tempo di percorrenza, oggi, della Roma -Napoli Afragola è di 55 minuti; la distanza tra tra Roma a Villa è meno di 3 volte della distanza Roma-Afragola, quindi si deve avere un tempo Roma-Villa di 2 ore e 3 quarti per una Alta Velocità vera. Al di sopra NON è Alta Velocità.

b) Tempo Roma-Messina: Il tempo da Villa a Messina, se si attraversa lo Stretto con un treno senza spezzarlo in modo da salire sul traghetto con una sola manovra, è meno di un’ora. Quindi Messina può essere collegata con Roma in 3 ore e 3 quarti (2 ore e 3 quarti AV vera + 1 ora attraversamento). Il miglior treno odierno della Roma Messina impiega 8 ore e 9’, quindi una AV vera in Calabria abbatte di oltre metà il tempo di percorrenza.

c) Tempo Roma-Catania: Il tempo da Messina a Catania è oggi di 1 ora e 12’. Quindi Catania può essere collegata con Roma in 5 ore meno qualcosa con una AV vera in Calabria, invece delle 10 ore attuali. Cioè il tempo si riduce di 5 ore.
I tempi per i quali vale la pena avere l’AV sono quelli che collegano in meno di 3 ore/3 ore e mezza, cioè che permettono andata e ritorno in giornata.

In conclusione realizzare una AV vera in Calabria avvantaggia certamente la Calabria, ma avvantaggia ancor più la Sicilia. Non fare una AV vera in Calabria (cioè arrivare a Reggio in 4 ore) rende totalmente inutile l’Attraversamento stabile dello Stretto. Sembra che questa semplice evidenza non sia compresa. I parlamentari nazionali e regionali, i governatori e gli assessori di Sicilia e Calabria, che oggi accettano in silenzio questa AV stortissima sono gli stessi che si dichiarano, un giorno si e un giorno anche, per l’Attraversamento stabile, e non hanno capito, né hanno chiaro che l’AV stortissima ne canta invece il de profundis.
Insomma, piaccia o no, progettare e realizzare una AV vera e Direttissima è l’ultima possibilità per Calabria e Sicilia di collegarsi all’Italia e all’Europa.

*UniRC