"L’intera linea Palermo Catania Messina avrà caratteristiche di collegamento ad Alta Velocità per passeggeri… A lavori ultimati, il viaggio tra Messina e Catania sarà coperto in 45 minuti, contro i 70 di oggi e quello tra Catania e Palermo in un’ora e 50 minuti…".
Cosi il Sole24ore del 25 giugno, che riprende vari comunicati stampa e documenti originali tra cui il PNRR.
È necessario entrare nel dettaglio di queste affermazioni.
UNO
La distanza ferroviaria tra Catania e Messina con la linea attuale storica è 95 chilometri. La distanza ferroviaria tra Catania e Palermo con la linea attuale storica è 240 chilometri.
DUE
Quando è stata costruita la direttissima ferroviaria per l’Alta Velocità tra Roma e Firenze, la distanza storica è stata ridotta di circa il 18%, eliminando curve e controcurve.
Se per l’Alta Velocità in Sicilia, si fa la stessa riduzione (18%) la distanza tra Catania e Messina diventa 80 chilometri e tra Catania e Palermo 197.
TRE
La distanza tra Roma e Napoli-Afragola, lungo la linea ad Alta Velocità, è di 210 chilometri e il treno (orario ufficiale) impiega 55 minuti, compreso il tratto di linea tradizionale per uscire da Roma.
Se il treno camminerà con la stessa velocità sulla Catania-Palermo da 197 chilometri, impiegherà 52 minuti.
Se il treno camminerà con la stessa velocità sulla Catania-Messina da 80 chilometri, impiegherà 21 minuti.
In totale 73 minuti, cioè 1 ora e 13 minuti. E se non si dovesse ridurre la lunghezza del 18% (e sarebbe strano!) comunque la PA-CT-ME si dovrebbe fare in 1 ora e 20, al massimo 1 ora e 30.
CONSIDERAZIONI
Confrontando i tempi ufficiali e quelli calcolati con il 18%, si vede che la Catania Palermo e la Catania Messina avranno un tempo ufficiale, a fine lavori (cioè se va bene tra 10-20 anni), doppio rispetto a quello che dovrebbero (e possono) avere con un’Alta Velocità vera cioè: la CT-PA si percorrerebbe in un’ora e 50 minuti invece di 52 minuti; la CT-ME in 45 minuti invece di 21.
Insomma, tra Palermo e Roma, facendo un’Alta Velocità vera in Sicilia, si risparmierebbe più tempo che realizzando l’Attraversamento Stabile dello Stretto. Sia chiaro: le due opere non sono in antitesi, anzi sono consequenziali. Con un’Alta Velocità vera si collegherebbe Villa a Roma in meno di 3 ore e Messina a Palermo in meno di un’ora e mezza, cioè Palermo e Roma, con Attraversamento stabile dello Stretto, sarebbero collegate in meno di 5 ore. Se poi si considera che il treno arriva nel centro di Roma e l’aereo a Fiumicino, e che i tempi dell’areo tenderanno a prolungarsi per problemi di sicurezza e disagi epidemici, si ricava che sarà decisamente più veloce e comodo andare da Palermo e Catania in treno anziché in aereo.
Con un’Alta Velocità vera si avrebbe Villa-Roma in meno di 3 ore, e Messina-Catania in mezz’ora, sistemando un poco l’Attraversamento con i traghetti, in attesa dell’Attraversamento Stabile dello Stretto, si può fare Messina-Villa in meno di un’ora e quindi Catania-Roma in meno di 4 ore e mezza, rispetto alle 10 attuali.
La situazione si sta pregiudicando di giorno in giorno. Si assiste ad una biforcazione tra i fatti reali e le parole che si usano, biforcazione che è ogni giorno più grande. Si continua a chiamare, nei grandi giornali e nei documenti ufficiali, Alta Velocità una ferrovia che sarà una decente sistemazione e riparazione di quella attuale. Parafrasando Fitoussi del saggio la neolingua dell’economia, chiamare Alta Velocità quella che vogliono fare in Calabria e in Sicilia e come dire a un malato che è in buona salute.
Ci si chiede: ma tutti i politici che si stanno spolmonando per il Ponte, hanno capito che l’Alta Velocità vera da Palermo, Catania, Messina per Roma farebbe risparmiare da due a tre volte il tempo che potrebbe far risparmiare il Ponte? Hanno capito che solo l’Alta Velocità vera darebbe senso al Ponte? Il ponte senza Alta Velocità vera è la brioche della principessa che, informata della folla inferocita perché il pane è finito, reagisce ordinando: dategli allora delle brioche.
L’Alta Velocità è il pane, serve per dare un futuro a Calabria e Sicilia.
Senza Alta Velocità vera Sicilia e Calabria saranno inchiodate al passato per i prossimi cento anni. Mentre il Paese è sempre più coinvolto nelle grandi dinamiche europee Calabria e Sicilia vengono abbandonate alla marginalità. Solo luoghi di sbarco per i disperati che arrivano da terre lontane, luoghi per gli scarti, i reietti, il teorema Lombrosiano sarà finalmente applicato con grande gioia di chi ha pasticciato i muri di "Forza Etna".
Il grave problema per il potere di Roma è che oggi i giornali, a stampa ed online, di Calabria e Sicilia raccontano come stanno veramente le cose. Siciliani e Calabresi prendono coscienza di quanto sta accadendo, e potranno impedire che Sicilia e Calabria vengano staccate dall’Italia e dall’Europa.
*Università di Reggio Calabria