La guerra e il mito di Demetra

La guerra e il mito di Demetra

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A quale reperto simbolo assocereste il Museo Archeologico di Reggio Calabria?
La maggioranza, se non la totalità, degli interrogati risponderebbe, oggi: i Bronzi.

Quand'ero ragazza, i Bronzi non c’erano ancora e, almeno per me, frequentatrice abituale del Museo, la cosa più preziosa era la collezione di pinakes. Più che guardarle, stavo lì a respirare quelle tavolette rappresentanti il mito di Persefone.

Eppure, non ho mai dedicato a quel mito tanta attenzione come in questi ultimi mesi.
La guerra portata dalla Russia in Ucraina rischia, anche, di affamare intere popolazioni a causa del grano bloccato nei porti ucraini, cui si aggiungerà, nel prossimo futuro, il danno derivato dai mancati raccolti di quest’estate e dalla incerta, successiva, semina.

Sta tornando il caldo. Persefone, con tutti i colori della primavera, è di nuovo tra di noi. Sua madre, Demetra, è pronta a imbiondire le spighe per far traboccare i granai.

Chi pone limiti alla dea, chi impedisce al grano di crescere, di essere trasformato in farina, di diventare pane è orrido nemico degli uomini. Né terra né cielo potranno perdonarlo.