Io, quindicenne di Reggio, vi dico che...

Io, quindicenne di Reggio, vi dico che...

adolescenti      di CRISTINA LIOTTA - Osservare il modo in cui una città e la sua gente riesce a trasformarsi in così poco tempo è uno spettacolo interessante.

Riflettevo su cosa possa realmente aiutare Reggio a tornare a vivere e il mio primo pensiero si è rivolto ai giovani come me. Gli adolescenti e gli studenti sono la chiave che può aiutare la nostra città a rialzarsi in piedi.

Molte volte sentiamo la gente dire che bisogna scappare per fare nuove esperienze, per arricchire il proprio bagaglio culturale ma che bisogna anche tornare per piantare il grano. È vero, è giusto tornare a vivere dove si è trascorsa la propria infanzia ma è anche vero che Reggio, oggi, non offre la possibilità di scegliere.

Penso che prima di preoccuparsi su come rendere Reggio migliore dal punto di vista esteriore, bisognerebbe dare una ripulita all’anima della nostra città. Si devono ascoltare le idee di tutti e realizzare subito le più semplici; bisogna far capire agli abitanti della nostra città che siamo noi che dobbiamo dare un piccolo contributo nel renderla migliore.

Reggio Calabria per iniziare a riaprire gli occhi non ha bisogno solo di una guida efficiente a livello politico, ma ha soprattutto bisogno di un nuovo modo di guardare la realtà. Bisogna iniziare a soffermarsi sulla parte piena del bicchiere e soprattutto ognuno di noi deve capire che Reggio non è di pochi ma di tutti.

Se non cambia la mentalità dei reggini, Reggio non cambia. Basta pensare al passato e a cosa si è fatto! Incominciamo a pensare cosa si può fare per andare avanti! Basta distruggere l’unica materia prima che può essere coltivata! Basta pensare che non c’è più via d’uscita!

Se smettiamo di avere speranza nel futuro non riusciremo mai a riconquistare il presente. Bisogna tornare a credere e smetterla di parlare senza agire. Lasciateci sognare una vera città! Reggio ha solo bisogno di qualcuno che la ami, che si prenda cura di lei e che la renda bella e gioiosa. Questo è il mio sogno, il sogno di una ragazza che non vuole fuggire ma vuole continuare a vivere nella sua amata terra.