di DANIELA MAZZEO-
Si apre il sipario al Teatro Francesco Cilea su uno scenario suggestivo: l’orchestra attende l’entrata del Coro lirico Francesco Cilea e di quello Polifonico Mediterranea e poi avvia l’Inno di Mameli facendo balzare in piedi il pubblico per intero. Diretto da Francesco Ivan Ciampa il concerto di Natale ha inizio.
Due ore di musica intensa in un alternarsi di quattro voci soliste basso, soprano, mezzosoprano e tenore che insieme ai due cori e all’orchestra hanno condotto il pubblico all’ascolto delle più famose opere liriche. Per citarne solo alcune: Il Trovatore, La Norma , Il Nabucco, Carmina Burana, Turandot, Carmen, Tosca e la Bohème.
Intensa ogni interpretazione. Musiche voci ed eleganza tutte perfettamente in sintonia per un risultato finale che ha portato ad un lunghissimo applauso.
La musica è aggregazione e anche contaminazione. Sul palco la dimostrazione che la fusione tra l’orchestra e i due cori hanno dato luogo ad un connubio vincente. Unire esperienze diverse è il passo verso l’apertura di nuovi orizzonti. Il concerto ne è stata la dimostrazione.
Una serata di grande musica che i reggini presenti hanno apprezzato molto; la città ha probabilmente bisogno di respirare l’aria importante della musica che ha fatto la storia, di inebriarsi con Puccini e sognare con Verdi. Gli applausi sono stati scroscianti.
Sul palco insieme al Coro Lirico Francesco Cilea consolidato e conosciuto da tempo, il nuovo grande orgoglio reggino: il Coro Polifonico Mediterranea che è nato da poco ma già fa parlare molto perché le sue “voci” si fanno sentire.
Una bella nota per la città di Reggio perfettamente intonata con l’Università per dar vita ad iniziative come queste. Infatti è il Rettore della Mediterranea che promuove l’idea al fine di concretizzarla nella nascita di questo splendido coro composto da docenti, studenti e personale amministrativo che condividono tutti la passione per la musica polifonica classica moderna e popolare. Diretti dalla professoressa Carmen Cantarella il loro obiettivo è quello di espandersi continuando l’ esperienza e coltivando al meglio l’interesse musicale. Vantano già diverse partecipazioni e molte altre richieste.
Insomma il Teatro Cilea è stato il palcoscenico ideale per accogliere musicisti che appartengono alla città; la qualità musicale, tutta reggina, rivela quanta necessità di spazi ci sia in città, e il Teatro Cilea riaperto è un soffio di speranza, da concretizzare nella sua riapertura- e riutilizzo – in maniera permanente.