Creata in Andalusia nel 1990 per esprimere gli interessi condivisi delle regioni mediterranee in importanti negoziati europei, la Commissione Intermediterranea della CRPM riunisce circa 50 Regioni appartenenti a dieci Stati (Cipro, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Tunisia). Il lavoro della Commissione Intermediterranea si concentra sullo sviluppo della cooperazione territoriale, negli assi prioritari della politica marittima integrata, coesione economica e sociale, acqua ed energia rinnovabile, cambiamenti climatici, mobilità e sviluppo sostenibile, trasporti e pianificazione territoriale, pesca e ambiente, agricoltura e sviluppo rurale, ricerca e innovazione, immigrazione, turismo. Le regioni che ne fanno parte si riuniscono in Assemblea Generale, in Ufficio Politico ed in Plenaria circa tre o quattro volte l'anno per dibattere su argomenti di attualità e presentare i risultati dei lavori prodotti dal segretariato esecutivo e dai gruppi di lavoro. La Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d'Europa riunisce 160 regioni europee appartenenti a 28 Stati, membri e non dell'Unione Europea. In rappresentanza di circa 200 milioni di abitanti, svolge la sua opera per favorire uno sviluppo più equilibrato del territorio comunitario. La quasi totalità delle Regioni della CRPM fanno parte dell'area costiera europea. La CRPM, in qualità di interlocutore dei Governi nazionali e delle Istituzioni comunitarie, dal 1973 svolge la propria attività affinché le esigenze e gli interessi delle regioni che ne fanno parte siano presi in considerazione in tutte le politiche a forte impatto territoriale.
Arnoni (IDM) sulla elezione della Regione Calabria nel comitato politico della Commissione Intermediterranea
Creata in Andalusia nel 1990 per esprimere gli interessi condivisi delle regioni mediterranee in importanti negoziati europei, la Commissione Intermediterranea della CRPM riunisce circa 50 Regioni appartenenti a dieci Stati (Cipro, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Tunisia). Il lavoro della Commissione Intermediterranea si concentra sullo sviluppo della cooperazione territoriale, negli assi prioritari della politica marittima integrata, coesione economica e sociale, acqua ed energia rinnovabile, cambiamenti climatici, mobilità e sviluppo sostenibile, trasporti e pianificazione territoriale, pesca e ambiente, agricoltura e sviluppo rurale, ricerca e innovazione, immigrazione, turismo. Le regioni che ne fanno parte si riuniscono in Assemblea Generale, in Ufficio Politico ed in Plenaria circa tre o quattro volte l'anno per dibattere su argomenti di attualità e presentare i risultati dei lavori prodotti dal segretariato esecutivo e dai gruppi di lavoro. La Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d'Europa riunisce 160 regioni europee appartenenti a 28 Stati, membri e non dell'Unione Europea. In rappresentanza di circa 200 milioni di abitanti, svolge la sua opera per favorire uno sviluppo più equilibrato del territorio comunitario. La quasi totalità delle Regioni della CRPM fanno parte dell'area costiera europea. La CRPM, in qualità di interlocutore dei Governi nazionali e delle Istituzioni comunitarie, dal 1973 svolge la propria attività affinché le esigenze e gli interessi delle regioni che ne fanno parte siano presi in considerazione in tutte le politiche a forte impatto territoriale.