CAPELLI NERI

Ma la gente spesso si convince e crede in ciò che vuole credere, non in ciò che è autentico.

 

Ho i capelli neri. A 53 anni compiuti da un pezzo, continuo ad avere i capelli dello stesso colore di quando avevo vent’anni. Molti di meno, non più lunghi, sempre più diradati nella chierica, ma neri come corvacci.

Ho letto da qualche parte che si tratta di una questione che riguarda addirittura il patrimonio genetico, quella strana cosa che è l’acido desossiribonucleico, con questi geni che s’intrecciano e giocano a determinare gli esseri umani. Giuro che, insomma, non dipende da me. E poi anche mia madre, fino almeno ai sessanta, li ha avuti corvini, nonostante io abbia tentato in tutti i modi di farglieli diventare bianchi.

Avere i capelli neri dopo i cinquanta non è un bel vantaggio. Sono tanti quelli che ti criticano o ti invidiano. Inutile spiegargli che tu non c’entri. Quelli niente, si arrabbiano, ti denigrano, spargono fiele sui motivi: è eternamente spensierato, non è maturato, o cose simili.

Ma i peggiori in assoluto sono quelli che sostengono, convinti, che li tingo. Che passo ore a verniciarli e metterli a nuovo. Mi conoscessero meglio e scoprissero la mia accidia galattica, non avrebbero dubbi: non passerei neanche un istante per una stupidaggine simile. Ma la gente spesso si convince e crede in ciò che vuole credere, non in ciò che è autentico.

Così ho questo amico che, ormai da un paio di anni, tutte le volte che mi incontrava, con il sorriso beffardo delle intelligenze superiori, con l’espressione di chi pensa “ti ho scoperto mascherina”, mi diceva “allora, anche oggi hai tinto i capelli?”

Le prime volte ho cercato di ribattere. No guarda, sono naturali, anche mia mamma, rispondevo. Ma lui niente. Questi personaggi enciclopedici naturali sono duri come il granito. Ma se hai la barba bianca, ribatteva. Oppure mi diceva che si vedeva chiaramente, che la tinta si riconosce, che a lui non la si fa.

Con una simpatia da burlone e lo sguardo brillante del genio, per mesi e mesi mi ha tormentato con questa storia. Così un giorno che il mio umore non era dei migliori ho capitolato, mentendo spudoratamente.

Te lo confido, gli ho detto, però devi mantenere il segreto. Me li tingo. Ero esausto. Ma subito dopo ho cominciato a divertirmi, quando ho visto la sua espressione raggiante. Ha sollevato il sopracciglio, con la superiorità delle menti illuminate. Ho continuato. Per favore non dirlo a nessuno. Ci tengo al colore dei miei capelli. Quando hanno cominciato a diventare bianchi sono andato in depressione, così ho cominciato col colore. Sapessi che stress, ogni tre giorni. Passare ore con quella melma in testa.

Lui ha annuito, subito mio complice. Tranquillo, mi ha detto. Ti capisco. Non lo dirò ad anima viva. Si capiva dalla faccia che pensava “ti ho fregato, disonesto”. Mi sono rilassato. Ha iniziato a parlarmi di tinture e metodi, di parrucchieri bravi e nuove frontiere della scienza della colorazione di capelli.

Ogni volta che lo incontro mi fa l’occhiolino. Un vero complice del mio segreto. Quando restiamo soli mi chiede se ho sperimentato la lozione o la pomata che mi ha suggerito. Si sente più vicino, sospetto abbia cominciato persino a volermi bene. Il mio guaio di avere i capelli bianchi e di volerli nascondere lo rende forte e sicuro. Io annuisco, e lui mi offre il caffè e qualche volta anche il cornetto.

Ho i capelli neri, a 53 anni. Una vera noia, una vera calamità. Come Calimero, che era piccolo e nero. Pochi giorni fa ho rivisto l’amico sapientone. Mi ha portato il foglio di un giornale, che aveva strappato nella sala d’attesa di un medico, dove era riportata la notizia dell’invenzione di una tintura permanente. L’ho ringraziato con calore e ho riposto il foglio in tasca.

Aspetto, sempre più impaziente, di incanutirmi. Appena m’imbiancherò e vedrò l’amico, gli dirò che ho fatto una dozzina di sedute con Lucia la mia amica psicologa e ho trovato il coraggio di manifestarmi. Sono certo che sarà la fine della nostra complicità. L’unica salvezza dalla convinzione è la catastrofe, anche quando si manifesta sotto forma di capelli bianchi.