Di colpo il nostro sguardo viene rapito. Non ci possiamo credere. Pediastrum sp. è di fronte a noi.
Avanti tutta! Notula è lontana dal gigante ciliato.
Uno spazio denso e cupo ci aspetta. L’acqua dello stagno non è così limpida come sembra, corpicciuoli minuscoli si parano di fronte a noi: batteri! Sono miliardi; orde che ci circondano, siamo inglobati. Lunghi, corti, rotondi e ritorti. I biologi hanno assegnato loro nomi particolari: bacilli se allungati, cocchi se rotondi, vibrioni se a virgola e poi sarcine, diplococchi e streptococchi. Sembra una distesa infinita; Notula avanza a stento in questa massa gelatinosa.
Non possiamo più avanzare, siamo inglobati, fermi. Unica soluzione vestirci con le nostre tute speciali e uscire da Notula, cercare di liberarla con le armi che abbiamo a disposizione. Per fortuna gli scienziati hanno isolato un nuovo antibiotico che uccide immediatamente ogni forma batterica presente nell’acqua. Le nostre armi ne sono dotate. Indossiamo le nostre ingombranti tute e in un batter d’occhio siamo fuori. Puntiamo i nostri fucili e via. A destra a sinistra sotto e sopra ovunque il nostro fucili arrivi è la fine per i minuscoli bacilli che piano piano lasciano la presa; Notula comincia a muoversi. Rientriamo, motori a tutta birra e sì, siamo fuori.
Avanziamo lentamente adesso davanti a noi solo una distesa opalescente, la visibilità è migliorata da quando abbiamo lasciato la trappola batterica ma poi non così tanto. Di colpo il nostro sguardo viene rapito. Non ci possiamo credere. Pediastrum sp. è di fronte a noi; forse una tra le più belle forme di vita microscopica che è possibile osservare. I tedeschi, che per primi osservarono queste meravigliose alghe le ribattezzarono “piccoli gioielli” ed è così che io e il mio equipaggio li vediamo. Piccole perle incastonate nella natura misteriosa e nascosta all’interno di una goccia d’acqua.