di FRANCESCO RUSSO - Una realtà attorno a noi che tende sempre più a scomparire. Scompaiono i disoccupati perché non credono di poter più trovare un lavoro. Scompaiono le imprese perché falliscono, perché chiudono, perché vanno via. La difficoltà quotidiana cresce e gli ammortizzatori sociali al Sud non esistono. Qualcuno comincerà a rimpiangere la social card. Come si fa a non rimpiangerla nelle famiglie che campano con 300 euro al mese? Indicatori Istat oggi peggiori di ieri.
Dall’altro lato un territorio che si degrada sempre più, a partire dagli edifici pubblici.
Il Capo della Protezione Civile prefetto Gabrielli, in audizione alla commissione Ambiente del Senato, ha affermato: “Gradirei che si facessero meno feste di piazza e più piani di protezione civile “.
Con le risorse assegnate dal Decreto del fare alla Regione Calabria (13 milioni) sono stati finanziati 63 interventi per la messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Il sito della Regione ne ha dato comunicazione il 25 Ottobre. Molti non sono stati finanziati.
È importante avviare subito, sulla scia di quanto promosso dal Governo Letta, con il Decreto del Fare, un investimento regionale centrato sulla scuola. L’obiettivo è ridurre il Rischio in tutte le scuole di ogni ordine e grado, con azioni per la riduzione dell’esposizione.
Tecnicamente il rischio viene definito come probabilità di un evento indesiderato(O) per sua conseguenza. La conseguenza è data da due fattori: Vulnerabilità (V) e Esposizione (E) cioè persone presenti.
Il prodotto della probabilità dell’evento, della vulnerabilità e dell’esposizione fornisce il valore del rischio rispetto a quell’evento. Cioè il prodotto di tre fattori: O*V*E
È facile vedere che per ridurre il rischio, cioè il prodotto, è possibile attuare interventi di prevenzione, riducendo la O, o interventi di protezione distinti in interventi di riduzione della vulnerabilità V e dell’esposizione E. Per quanto riguarda eventi e vulnerabilità ci sono varie leggi che obbligano a verificarne lo stato negli edifici pubblici.
L’obiettivo da ricercare subito, con questo investimento straordinario regionale, è quello di ridurre al massimo i rischi connessi all’Esposizione, che non ha norme specifiche sui tempi di evacuazione.
È possibile fare un conto di massima. In Calabria ci sono circa 4000 scuole. Considerando la popolazione in età scolastica, una media di 8 metri quadri a studente, ed un costo per ridurre l’esposizione di 100 euro a metro quadro, con una spesa tra i 25 ed i 30 milioni si potrebbe intervenire su tutti gli edifici della Calabria. La normativa è: antincendi, 626, e Testo Unico Sicurezza. Bisognerebbe andare oltre valutando i tempi di evacuazione di tutti bambini, studenti ed insegnanti, sia nella condizione attuale, sia dopo aver effettuato gli interventi richiesti.
Aspetti positivi:
1 Ridotto il rischio in tutte le scuole, mediante riduzione dell’esposizione
2 Attenzione a tutte le scuole, nessuna esclusa
3 Bandi di lavori per le imprese edili e per gli artigiani
4 Occupazione per tanti giovani e meno giovani
5 Esecuzione in pochi mesi dei lavori
6 Percorsi amministrativi semplici, potrebbero essere gestiti dalle stesse scuole
7 Identificazione dei limiti di ogni edificio rispetto ai differenti eventi, anche per la vulnerabilità
8 Partecipazione e controllo da parte dei genitori e degli studenti
9 Utilizzo di una normativa semplice “in prestito” come quella IMO per le navi, per il calcolo dei tempi
10 Procedura a sportello senza alcuna decisionalità della politica
Considerando l’enormità di soldi europei non spesi, nemmeno i soldi sono un problema, anzi costituiscono l’aspetto positivo numero 11: incremento della capacità di spesa della Regione delle risorse europee.
Un investimento per qualificare la Regione Calabria in Europa.
*Docente di Trasporti e Logistica, Mediterranea