di FRANCESCO SCOPELLITI - Ancora una volta si registra nella zona nord della città un episodio di inciviltà. Siamo a Catona, e purtroppo questo non è un fatto isolato, e riguarda lo stadio "P.Reitano",
dove fino all'anno scorso squadre del territorio disputavano i campionati dilettantistici di Seconda Categoria. Da quando è stato dichiarato inagibile, lo stato di abbandono più totale ha preso il sopravvento. E atti di vandalismo hanno fatto degenerare la situazione.
Fino a qualche tempo fa nei limiti del possibile alcune squadre del territorio circoscrizionale, come Pol. Salice, Atletico Catona, Real Ratona, e il Catona militante nel Campionato di Eccellenza, hanno cercato di lenire i danni dovuti al degrado e alla sporcizia, con alcuni interventi di manutenzione e di pulizia.
Poi è successo l'impensabile. Alcuni vandali, anzi veri e propri ladri, hanno scoperchiato i pozzetti in cui passavano i tubi della corrente ed hanno letteralmente sfilato i cavi elettrici, addirittura tranciandoli direttamente dalla Centrale disposta in una stanza chiusa.
Questo gravissimo episodio, si va ad aggiungere agli ingenti danni che da tempo degradano la struttura: furto di porte, di lavandini; rottura di vetri, devastazioni dalla struttura sottostante alla gradinata. Per non parlare dei muru imbrattati ormai all'ordine del giorno.
Per chi custodiva la speranza di far ritornare il calcio dilettantistico giocato a Catona è un duro colpo. Servono interventi urgenti delle autorità competenti per far si che lo stadio di Catona possa ritornare ad essere frequentato dalle squadre del territorio. Anche per onorare il nome dello stadio, il compianto Pietro Reitano, bandiera storica del Catona.
Perchè non si può trascurare l'importanza del calcio, per un territorio come quello dell'ex VIII circoscrizione, che da anni raccoglie giovani e meno giovani, nell'intento di valorizzare attraverso lo sport i più alti valori umani, avvicinandoli al calcio e allontanadnoli dalla strada.