INTERVENTI. Il segno della crisi della cultura accademica italiana

INTERVENTI. Il segno della crisi della cultura accademica italiana
Quelle Università che - disconoscendo distinzioni essenziali - se la prendono con le Università e gli Enti di ricerca di Israele, intruppandole tutte sotto l'egida del Governo Netanyahu, riuscendo così a colpire solo la società civile viva, l'opinione pubblica libera, gli studiosi autonomi che - non da oggi - stanno dimostrando di poter e di saper criticare il proprio Governo, senza sconti.

I legami universitari e di ricerca con Israele e con i paesi islamici proprio ora dovrebbero intensificarsi, per continuare a rappresentare al Mondo che l'ethos comune - quello della cultura e della scienza libera - prevale sull'ethnos delle identità escludenti.

Il bando di cooperazione tra le Università italiane e israeliane riguarda progetti di ricerca in materia di agricoltura, nuovi fertilizzanti, tecnologie dell'acqua, desalinizzazione; tutte materie di ricerca importantissime per il futuro, soprattutto dei paesi poveri. Che senso ha boicottare la cooperazione scientifica?

Che senso ha cedere alla pressione di gruppi estremistici che, ad esempio, nulla hanno da dire contro il regime criminale degli ayatollah iraniani o contro lo zar Putin?