"Il verificarsi della crisi di governo che ha comportato il rallentamento dell'iter parlamentare per l'approvazione dell'Agenzia di ricollocamento del personale in esubero alle dipendenze del terminalista Mct - sottolinea ancora Arruzzolo - riprenderà al più presto il suo percorso all'interno del 'Milleproroghe' e si darà ragione di speranza a centinaia di dipendenti ed alle loro famiglie.
Al di là del clima di polemiche da parte di qualcuno che certamente non ha a cuore le sorti di Gioia Tauro ma, piuttosto, problemi di visibilità sui media, rimane alto l'impegno del Ncd, in Calabria e a Roma, per chiudere positivamente una vicenda che rimuova dall'origine ogni sorta di precarietà dei lavoratori così detti in esubero.
Resta invece tutta intera e aperta la necessità di affrontare in maniera organica e compiuta il futuro di Gioia Tauro, una infrastruttura portuale che per le sue caratteristiche non può non riguardare gli interessi strategici del Paese. Noi - ha concluso Giovanni Arruzzolo - siamo dell'idea che l'Italia, e non solo il Mezzogiorno, trarrà beneficio dal potenziamento e dalla diversificazione delle attività portuali a Gioia Tauro, aprendo cosi' una prospettiva di ampliamento occupazionale in tutta l'area, ben piu' ampia rispetto alle attività implementate a tutt'oggi".