Tra le persone coinvolte nell'inchiesta c'e' il senatore Antonio Caridi, finito in carcere dopo che nell'agosto scorso Palazzo Madama ha dato l'autorizzazione all'arresto; gli avvocati Giorgio De Stefano e Paolo Romeo; l'ex assessore regionale della Calabria Alberto Sarra; l'ex presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa; l'ex magistrato Giuseppe Tuccio; il sacerdote Giuseppe Strangio e la giornalista Teresa Munari.
La pubblica accusa, rappresentata in aula dal Procuratore aggiunto Gaetano Paci e dai pm Giuseppe Lombardo, Roberto di Palma, Stefano Musolino, Walter Ignazitto, Luca Miceli e Giulia Pantano, attribuisce agli indagati "una serie indeterminata di delitti, tra i quali numerosi posti in essere contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione, l'ordine pubblico, la personalita' interna ed internazionale dello Stato, i diritti politici del cittadino, l'amministrazione della giustizia e l’attività giudiziaria, l'economia pubblica, l'industria ed il commercio".
La Dda reggina, inoltre, nella richiesta di rinvio a giudizio, sottolinea l'interesse degli indagati, "direttamente o per interposta persona fisica o giuridica, per la gestione o, comunque, il controllo di attivita' economiche finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici".
Viene evidenziata, inoltre, "la capacità degli indagati di infiltrazione nei pubblici poteri, per condizionare, impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o procurare voti agli associati, ai concorrenti esterni, ai contigui o ad altri in occasione di consultazioni elettorali, attraverso il capillare controllo dei settori nevralgici presenti nel territorio di competenza, un enorme bacino di voti da canalizzare a favore di esponenti politici compiacenti nell'ambito di un rapporto condizionato dagli accordi stipulati e dai vantaggi promessi o accordati destinato a favorire non solo la singola articolazione territoriale ma il sistema criminale di tipo mafioso nel suo complesso".
I pubblici ministeri hanno annunciato la deposizione di ulteriori prove di indagine fornite dalle testimonianze dei collaboratori di giustizia Ivan Belvedere, Antonio Russo, Marcello Fondacaro, Pietro Mesiani Mazzacuva, Vincenzo Cristiano e Cosimo Virgiglio.