Oggi, tra il civico 135 e il 137 di quella stessa via, è stata posta una targa in suo onore. Dopo l'attività nell'Azione Cattolica, Piersanti Mattarella approdò alla politica militando nella Democrazia Cristiana e avvicinandosi alla corrente di Aldo Moro. Fu eletto presidente della Regione Sicilia nel 1978. Quello di Piersanti Mattarella è uno dei primi delitti eccellenti in Sicilia con la mafia che in quegli anni alza il tiro colpendo non solo politici ma anche magistrati e investigatorii: tra il '79 e l'82 a Palermo vengono uccisi il capo della Mobile Boris Giuliano, il segretario provinciale della Dc Palermitana Michele Reina, il segretario del Pci siciliano Pio La Torre per arrivare fino al prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Dietro l' uccisione di Piersanti Mattarella la mano di Cosa Nostra: Mattarella aveva fortemente osteggiato il rientro dell'ex sindaco Vito Ciancimino nel partito a causa dei suoi rapporti con i corleonesi. Proprio Giovanni Falcone, in quello che fu il suo ultimo atto investigativo, capì che nel caso Mattarella si celava la cooperazione tra gruppi eversivi e Cosa Nostra. Nel '95 vennero condannati all'ergastolo come mandanti dell'omicidio, i boss mafiosi Riina, Greco, Brusca, Provenzano, Calò, Madonia e Geraci.