di RICCARDO TRIPEPI -
Tagli e vessazioni sui Comuni che hanno un’esposizione debitoria nei confronti della Regione per qualcosa come 300 milioni di euro. E poi il solito prosciugamento di risorse, il 48% del totale, che verranno assegnate al buco nero della sanità.
Non c’è molto di più nel bilancio per il 2015 che ieri ha licenziato la II Commissione “Bilancio”, presieduta da Giuseppe Aieta (Pd), e che in settimana passerà al vaglio del Consiglio regionale.
Dal punto di vista politico, invece, si è avuta la misura della totale assenza di opposizione al governo Oliverio che viaggia davvero sul velluto, tanto da aver liquidato in pochi giorni e poche ore una discussioni che in altri tempi avrebbe richiesto riunioni maratona.
In Commissione non c’è nessun esponente di Forza Italia. O meglio. Ci sarebbe Fausto Orsomarso che, però, per le note vicende si trova al Misto. L’altro esponente di opposizione (?) è Giovanni Arruzzolo del Nuovo centrodestra. Si capisce, dunque, che se pure Orsomarso decide per l’astensione, insieme al collega Arruzzolo, per gli uomini di Mario portare a casa il risultato è stata operazione priva di alcuna fatica.
«Avremmo cento motivi per opporci risolutamente alla proposta di Bilancio della maggioranza, così asfittica in termini programmatori e priva della benché minima idea innovativa. Ma, nell'interesse esclusivo della Calabria, abbiamo deciso di astenerci dal voto – hanno spiegato Fausto Orsomarso, Domenico Tallini e Giuseppe Mangialavori (seppure gli ultimi due non componenti della Commissione) - E ciò in parte perché lo schema di fondo del documento economico ricalca quello su cui si è lavorato nella precedente legislatura, ma soprattutto perché intendiamo consentire alla Calabria di dotarsi con immediatezza, dopo 4 mesi di esercizio provvisorio, uno slittamento di tempi, che nella scorsa legislatura s'era sempre evitato, di uno strumento indispensabile ed atteso dai cittadini».
Con l’evaporare dell’opposizione, gongola il centrosinistra. «E' un risultato fortemente positivo - ha detto il presidente Aieta al termine della riunione - ed il lavoro della Commissione è stato connotato da un clima di assoluta responsabilità, pur nel rispetto della diversità dei ruoli e delle posizioni politiche. Questa maggioranza ed il suo presidente Mario Oliverio hanno avviato quell'opera di risanamento del Bilancio regionale. Vi sono infatti contenuti precisi indirizzi di risparmio della spesa per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità, pubblicazioni varie, utenze telefoniche, manutenzioni, giusto per fare qualche esempio, tra un minimo del 10 ed un massimo del 30% rispetto allo scorso anno, un segnale di inversione di marcia, di ripresa dei controlli di gestione e della funzionalità dei dipartimenti, soprattutto sulle società partecipate, che rappresenta più di una speranza».
Nel dettaglio il bilancio della Regione vale complessivamente circa 6,9 miliardi di euro, al netto delle contabilità speciali e dell’anticipazione di cassa, e comprese le risorse non impegnate nel corso dell’esercizio precedente, riprodotte nella competenza dell’esercizio in corso e finanziate con l’avanzo di amministrazione (1,9 mld di euro circa).
«Le spese per la Sanità – si legge nella relazione stilata dalla giunta - ammontano a 3.302 milioni di euro, pari al 48% del totale delle risorse; 1.171 milioni di euro, pari al 17% del Bilancio, sono risorse Por (Piani operativi regionali) e Poc (Piani operativi comunali) 2007-2013; per il Fondo Sviluppo e Coesione sono destinati 573 milioni di euro; 650 milioni sono le spese così dette libere, cioè con risorse autonome; 835 milioni per altri fondi vincolati; 286 milioni i fondi perenti e 147 milioni destinati agli accantonamenti».