La nota è firmata Donata Marrazzo, giornalista calabrese, conosciuta e affermata per avere scritto, prima di approdare al Sole 24ore, su alcune tra le più prestigiose testate del giornalismo italiano. Non è un reportage ma, appunto, una nota: snella, rapida, essenziale. Il titolo è breve, secco, asciutto. Lo stile preferito dai giornalisti-titolisti quando non lavorano su articoli di aria fritta ma su un “pezzo” denso di notizie chiare e verificabili: “FONDI EUROPEI. Rischio sismico: in Calabria riqualificate 700 scuole”. Come dire: poche chiacchiere.
La sua importanza, quasi un prezioso cammeo, dipende dal fatto che la Marrazzo sfonda il muro che impedisce ormai da anni alla Calabria di dar conto delle cose positive che talvolta si riescono a realizzare anche in fondo allo stivale. E la notizia è che la Calabria è la Regione italiana che s’è maggiormente impegnata, ed è quindi più avanti di tutte le altre, per garantire ai nostri bambini scuole sismiche adeguate alla normativa più recente e più avanzata. Non so se dietro questo impegno c’è la memoria, dolorosamente costitutiva del carattere calabrese, delle tragedie catastrofiche di una “terra ballerina” dove i terremoti hanno in passato seminato lutti e sciagure giganteschi e inenarrabili. E’ però un fatto che questa memoria sia antica e che prima di ora non abbia mai smosso coscienza e impegno fino a provocare uno scatto, uno sforzo, un’iniziativa.
Sono notizie, quelle sulle scuole calabresi, che questo giornale ha già dato ampiamente (otto servizi) scritti personalmente dal professore Francesco Russo, assessore e vice presidente della giunta regionale della Calabria. Russo ha curato il pacchetto SCUOLAeSISMA (sotto questa voce Zoomsud ha pubblicato i servizi sull’argomento) più che con continuità e passione si dovrebbe dire con testardaggine ottenendo un risultato inedito che nelle proporzioni calabresi (parto dalle valutazioni del rapporto di Save the Children pubblicato un po’ di giorni fa) sembra non avere paragoni in Italia. Nessun territorio del paese ha dato, come la Calabria, un’importanza tanto centrale alla riduzione del rischio sismico per ragazzi, insegnanti e personale delle scuole, una quota alta della popolazione calabrese (oltre il 16%).
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L'articolo pubblicato su Sole 24 ore
FONDI EUROPEI. Rischio sismico: in Calabria riqualificate 700 scuole
Gli interventi riguardano anche l'efficientamento energetico e l'agibilità. Interessati più di un terzo dei 2mila edifici iscritti all'anagrafe dell'edilizia scolastica. In arrivo altre risorse europee
di Donata Marrazzo
Nella regione con la maggiore concentrazione di scuole a rischio sismico, 700 edifici su 2000 iscritti all'anagrafe dell'edilizia scolastica sono al centro di un ampio programma di interventi per la sicurezza. Adeguamento strutturale, architettura bioclimatica, agibilità, efficientamento energetico: in Calabria sono stati finanziati tutti i progetti presentati dai comuni. Molti cantieri sono già chiusi.
Da Diamante a Locri, fino a Reggio Calabria, i lavori sono stati programmati grazie a una progettazione integrata a base di fondi europei (Por e Pon), Fondi per lo sviluppo e la coesione e altri finanziamenti. Per un totale di oltre 700 milioni di euro.
L'iniziativa Scuole Sicure incide sulla quotidianità di 280mila alunni, 32mila docenti, 10.000 addetti: «Questo dimostra che la nostra non è la regione dell'irrimediabilità», sottolinea il vicepresidente della giunta Francesco Russo.
Con una delibera ad hoc e 40 milioni di euro, più 9 milioni dalla premialità ottenuta dall'Unione Europea (143 milioni di euro per aver superato i target di spesa), la Regione lancia un nuovo bando (scade a metà dicembre) per i comuni che hanno progetti pronti. Successivamente si procederà a sportello. «Di per sé è una procedura rivoluzionaria – aggiunge Russo – cui si aggiungono ulteriori strumenti per quelle amministrazioni che non hanno fondi per la progettazione o tecnici cui affidare i lavori per partecipare alle gare». Il 18 sarà presentato un ulteriore bando da 5 milioni di euro per interventi di decoro e arredo intorno alle scuole provviste di collaudo statico e agibilità.
«Il nostro obiettivo – ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio in occasione dell'inaugurazione del nuovo istituto comprensivo di Paterno Calabro (in provincia di Cosenza) - è quello di mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici, cancellando il rischio nei luoghi in cui si formano i nostri figli. Per questo stiamo predisponendo nuovi fondi e nuovi interventi, attingendo anche alla premialità con cui l'Europa ha riconosciuto il nostro lavoro».