Gira gira (riassumo senza forzature) se una donna non vuole farsi violentare, sostiene il 39,3% degli italiani, sa benissimo come fare. (Traduco): quando le donne non vogliono o non provocano, nessuno gli fa niente e vengono lasciate in pace. (Tiro le conseguenze): quando va in un altro modo è segno che se la sono andata a cercare, femminicidi compresi. Insomma, se capita è colpa loro che mettono in moto il meccanismo della violenza sessuale provocando i maschi.
La rivelazione shoc, purtroppo, risulta da una ricerca scientifica dell’Istat pubblicata in concomitanza alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La possibilità che il nostro maggiore istituto di ricerca si sia sbagliato è inferiore a zero tagliato. Altri dati della stessa ricerca sono univocamente convergenti con la sconvolgente realtà di quel terribile 39,3.
Purtroppo non abbiamo trovato la divisione per sesso dei convincimenti che formano il 40% di media complessiva. Ma non è difficile immaginare che la percentuale dei maschi arroccati alla barbarie del “se la sono e se la vanno cercando” sia altissima (questa considerazione vale anche per i dati successivi) e giustifichi l’allarme lanciato da personalità autorevolissime del nostro paese, a cominciare dal Presidente Mattarella, sulla questione femminile in Italia.
Altri dati: il 23,9 % degli italiani pensa che le donne “provocano” le violenze sessuali già per il modo in cui si vestono. Del resto, aggiunge il 6,2 della popolazione, non è forse vero che le “donne serie” non vengono mai violentate? Ed è da questa ferrea convinzione che le donne siano provocatrici e peccatrici che discende, sono sempre i dati Istat, la convinzione del 7,4 degli italiani che sia legittimo dare qualche sberla alla fidanzata se civetta con qualcuno. E il 6,2% aggiunge che nella vita di coppia ogni tanto sia legittimo dare qualche schiaffo (naturalmente a lei).
E dal momento che la donna è peccatrice e provocatrice, il 18% della popolazione ritiene normale e giusto il controllo abituale del cellulare della partner, moglie, compagna o fidanzata che sia. Quindi il dato più delicato e duro: l’1,9% della popolazione ritiene che non ci sia alcuna violenza nella pretesa dell’uomo di avere rapporti sessuali anche quando la moglie o compagna non vuole: eppure si tratta proprio del meccanismo che molte volte è dietro lo scatenamento della violenza maschile e la conclusione tragica del femminicidio.
Per Chiara Saraceno, sociologa tra le più accreditate del paese "E' il vecchio concetto del 'se l'è cercata', 'se non usciva di casa di sera' e 'se non si vestiva così'. “Ma - aggiunge - non sono scioccata: non avevo molte speranze che le cose fossero diverse, vista la realtà. E' intollerabile che si possa pensare che la colpa è delle donne. Critichiamo religioni e culture che velano le donne ma qual è la differenza? Solo una questione di centimetri", ha aggiunto, facendo riferimento al fatto che per il 23,9% degli italiani la 'colpa' è del vestito. Un’idea, secondo la Saraceno, che non è solo delle classi più modeste e meno istruite "ma è trasversale in tutte le categorie sociali".