VACCINI. La proposta di Santo Versace

VACCINI. La proposta di Santo Versace

Santo Versace

Ritardi, incomprensioni, polemiche: mentre il Covid miete vittime dappertutto in Calabria siamo alle solite. Ultimi anche stavolta, con code insopportabili di sospetti. Ora scende in campo uno degli imprenditori calabresi piu’ conosciuti nel mondo, Santo Versace, che non vive in Calabria ma che alla nostra regione e alla sua Reggio resta legatissimo.

  Versace ha fatto una proposta ovviamente valida per tutto il territorio nazionale ed ha scritto che “è arrivato il momento di concentrare tutto lo sforzo sulla vaccinazione in tempi brevissimi, bisogna vaccinare ventiquattr’ore al giorno e sette giorni alla settimana, bisogna che si permetta ai privati di aiutare lo Stato perché lo Stato funziona male ed è lento. Sicuramente la Germania è l’esempio di quanti milioni di vaccini si possono comprare in più sul mercato, si potranno accorciare i tempi di vaccinazione se con le regole corrette si permette alle aziende di vaccinare i propri dipendenti e tornare a produrre ed a fare vita normale. Ogni giorno guadagnato per arrivare alla massa critica di vaccinati sono miliardi guadagnati con la ripresa della vita normale e della libertà. Settantamila vaccinati al giorno è troppo poco bisogna vaccinare settecentomila persone al giorno ed entro pochissimo tempo (giorni) ci sarà solo da scegliere fra i vaccini e ci saranno le quantità necessarie per chiudere velocemente questa partita”.

  “Abbiamo le dosi – prosegue Versace - che ci dà l’Europa che ha fatto dei contratti e scelto secondo regole di equilibrio geopolitico. Le aziende che producono i vaccini sono più di quelle che sono sotto contratto con l’Europa, la produzione si sta moltiplicando e credo che sia possibile accrescere la possibilità di approvvigionamento. Chiariamo un altro aspetto: questa è una guerra e quando si è in guerra non si sta mai fermi e non si aspetta la manna dal cielo. Sono convinto che permettendo alle aziende ed alla parte sana del paese di affiancarsi allo stato questa guerra la vinciamo in tempi molto più brevi di quelli che la macchina dello Stato ci vuole imporre. Forse non è chiaro che i morti per l’economia malata saranno più dei morti per COVID’’.