REGGIO. Premio Votano, un bilancio positivo

REGGIO. Premio Votano, un bilancio positivo

Premio Votano      di FABRIZIO PLUTINO - Reggio Calabria - "Siamo l'ultimo vagone del treno. Tanto vale staccarlo". Così monsignor Morosini, al Cilea, alla cerimonia finale della quarta edizione del Mediterranean Experiences festival dove ha ricevuto il premio per la Comunicazione, consegnato dal presidente di Confindustria, Andrea Cuzzocrea.

Alla presentatrice della serata, la direttrice di Telecamere, Anna La Rosa, il vescovo ha parlato inequivocabilmente di uno Stato distante, che vede Reggio e la Calabria, come un impedimento. "Tanto vale ci lascino andare, ha detto monsignor Morosini, che ha chiesto ancora una volta di valorizzare le eccellenze locali, come i giovani artisti dell'Ensemble e il baritono Vincenzo Nizzardo, che si sono esibiti durante la cerimonia.

Cuzzocrea, sulla stessa linea. Il presidente di Confindustria ha ancora sottolineato la necessità di investimenti per il lavoro. "Abbiamo chiesto alle imprese di mantenere i livelli occupazionali". Sono soli il vescovo e il presidente di Confindustria nella desertificazione economica e spirituale in cui il paese e la regione versano. Due persone dal sorriso dolce, ma vicini a chi soffre, al mondo del lavoro. Qualche giorno fa, in un workshop all'interno del festival, insieme al dottor Cisterna, Morosini aveva detto "vorrei che mi chiamassero per inaugurare cantieri di lavoro, ma non se ne aprono più".

E' stato anche questo lo spirito di questa cerimonia di consegna degli undicesimi International Journalism & Arts Award "Gino Votano", voluto fortissimamente, fin dalla sua nascita, da Carlo Parisi, vicesegretario nazionale della Federazione Nazionale della Stampa.

Il festival é stato vinto da "Class Enemy", film sloveno della Triglav Film, che vedremo nelle sale italiane in primavera distribuito dalla Tucker Udine.un film che racconta una storia vera avvenuta nel liceo di Lubiana. Dopo una discussione con un nuovo professore una studentessa si suicida. I compagni accusano il docente. Ma poi le cause sono altre. A ritirare il premio i due protagonisti : Dasa Cupevski (Sabina nel fim) e Jan Zupancic (Tadej nel film). I due sono stati premiati anche per la migliore interpretazione. Segnalato da Nicola Falcinella, che ha presentato la Settimana Internazionale della Critica all'ultimo Festival del Cinema di Venezia.

Gran Premio della Giuria alla  messinscena di “La Bibbia. Cantico dei Cantici" (Russia, 2013) del Teatro musicale di plastica e gesto di Mosca interpretato da Anna Daukaeva, Andrey Poliakov,  Nikita Smolianinov, Mikhail Troinik; musiche di Stanislav Dobromislov, scenografie di Anna Sharonov. Un allestimento bellissimo, che fino all'ultimo su indicazione di diversi giornalisti ha conteso la vittoria agli sloveni. Premio invece per il miglior documentario giornalistico a “La costa dei Beduini” (Tgr Mediterraneo) di Christophe Chassaigne (Francia), adesso caporedattore di France 3 a Tolosa. Una coproduzione Rai- France 3 che indaga sulla speculazione edilizia, in una costa bellissima, che viene a distruggere lo spirito e la bellezza di un popolo antichissimo.

Durante la cerimonia, anche la protesta composta del movimento 9 dicembre, che hanno srotolato uno striscione con scritto "9 dicembre 2013, l'inizio della fine, ribellarsi é un dovere !". Si conclude così una edizione intensa del festival incentrato sulla sezione Hic Sunt Leones, dedicato al pensiero meridionalista e mediterraneo, così come richiede il titolo dedicato a uno storico come Gino Votano.

Nel salone di Confindustria sono intervenuti scrittori come Gioacchino Criaco e Mimmo Gangemi, con il ricordo laico, tenero e appassionato dell'humanitas spigolosa, burbera e affettuosa di Pasquino Crupi. Aneddoti e ricordi che fanno letteratura. Vincenzo Carrozza con la sua "Tragudia erotika", antologia di liriche grecaniche cantate dal figlio di Rocco Gatto. I dati sulla corruzione di Condarcuri, la cui "Riviera" ha rilevato il passaggio di testimone tra Nicola Zitara e Pasquino Crupi. Le battaglie di Zitara nel nome di una comunità affamata e vilipesa da uno Stato assente e a tratti violento.

Al liceo classico, straordinario successo dai workshop di giornalismo voluti dalla preside Maria Rosaria Rao.

Non solo il ciclo sul Mediterraneo, con Luciana Barsatti, inviata dell'Ansa in tutto lo scacchiere del Nord Africa, che oltre che presentare il suo libro "Oltre Tahrir", sulla ribellione nei quartieri poveri de Il Cairo, ha lanciato un appello per la Siria, stritolata dalle potenze mediorientali "Turchia, Iran, Egitto", i sentimenti antioccidentali e la posizione di Israele.

Entusiasmante il documentario di Laura Silvia Battaglia, dopo anni a L'Avvenire, adesso freelance, ha ricordato insieme alla consigliera di parità Daniela De Blasio, la giornata Onu dei diritti dell'Uomo, con un suo documentario sulle donne irachene Unknow Iraq".

Interessantissima la relazione delle ricadute sul quotidiano della crisi finanziaria di Alessandro Galimberti de "Il Sole 24 ore". I ragazzi hanno chiesto continuamente della collocazione in borsa di Facebook e del controllo che la rete impone a chi la frequenta. "State attenti", ha ammonito Galimberti. Sié parlato anche di informazione al Sud con Alberto Cisterna e monsignor Morosini di nuova ndrangheta dei colletti bianchi e di abbandono della

Calabria. Gero Tedesco de "Il Giornale di Sicilia" ha presentato il suo libro intervista a Luigi Putrone, il killer pentito che ha dissolto nell'acido il ragazzino siciliano, Giuseppe Di Matteo.

Infine un ricordo voluto anche dalla Fnsi, da Carlo Parisi e Franco Siddi, per la scomparsa di Giancarlo Licata, responsabile di Rai Med e Tgr Mediterraneo, con la proiezione del suo documentario, premiato dal presidente della Repubblica "La tela strappata", sulle morti di Falcone e Borsellino.

Successo per i workshop al liceo artistico della preside Caterina Rao. Quelli musicali, tenuti dagli Etnosound, sull'identità reggina dalla viddanedda alla lira calabrese; partecipazione anche per i workshop sulla pubblicità e sulla scrittura creativa.

E al teatro Siracusa, successo di pubblico proprio per gli Etnosound, con la gente che ballava la tarantella in platea, divertita e affascinata dalla musica calabrese.

Fabrizio Plutino