
Nato nell'ottobre del 1945 nello Zhejiang una delle regioni più povere del grande oriente comunista, Zong diventa capitalista anche grazie al suo stile autocratico, incentrato su una granitica etica del lavoro.
Rimasto ligio ai pensieri di Mao, sempre pronto a sfogliare le pagine in carta di riso del suo leggendario Libretto Rosso, ancora oggi all'insegna di un asciutta semplicità mangia nella mensa del personale e vive con non più di una ventina di dollari al giorno, spendendo meno dei suoi operai.
Zong Qing Hou, continuamente in giro, si muove in ogni angolo del mondo a caccia di nuovi prodotti da inserire nel catalogo della multinazionale Wahaha Nutritional Food Factory con sede in Hangzhou.
Questa volta ha fatto scalo in Italia, forte della proverbiale riservatezza cinese, all'aeroporto di Lamezia, quasi come un illustre sconosciuto. Da lì neanche il tempo di un caffè per raggiungere la rampa autostradale, svincolo e uscita Pizzo Calabro, dove incontra il sindaco napitino Gianluca Callipo e con lui testa, tra il piacere e lo stupore, il giacimento del gusto locale, il prelibato Tartufo di Pizzo.
L'uomo giusto per un prodotto di gusto? Zong di gelati se ne intende e ne va ghiotto. Ché a memoria non si dimenticano i primordi della sua scalata imprenditoriale. Guarda caso cominciata con la vendita in strada di ghiaccioli e latte alle famiglie della sua città, quando era una giovane guardia rossa. Ecco si avanza uno strano soldato.
Anche nel profondo sud, qui in calabria.