IL LIBRO. Pandemia, pensieri (meta) giuridici, Antonio Cantaro, Giappichelli editore (To)

IL LIBRO. Pandemia, pensieri (meta) giuridici, Antonio Cantaro, Giappichelli editore (To)

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Che la pandemia non fosse un avvenimento destinato rapidamente all’oblio ma uno sconvolgimento dopo il quale il mondo non sarà più come prima, e sarà quindi necessario riformulare punti di vista e categorie interpretative, era stato ampiamente previsto.

In questo quadro si colloca l’ultimo libro di Antonio Cantaro, ordinario di Diritto costituzionale a Urbino, che ha insegnato e insegna anche in altre università e Scuole di specializzazione italiane ed europee, che pubblica per Giacchipelli, l’editore torinese tra i più prestigiosi del nostro paese nel campo del diritto, “Pandemia Pensieri (meta) giuridici”.

Cantaro mette in guardia dal rischio di quella che avverte come una “modernizzazione senza civilizzazione” che finirebbe con configurarsi come una “modernizzazione orfana del lascito più prezioso della storia euro-occidentale e della promessa contenuta, in modo esemplare, nella nostra Carta fondamentale, di una società a misura dei governati”. Insomma, bisogna lavorare e impegnarsi per impedire che gli effetti della pandemia spingano verso “un domani che prescinde dall’umano”, perché questo esito, per Cantaro, sarebbe qualcosa “di ben più catastrofico di una pandemia”.