Maurizio De Giovanni 2/ I Guardiani

Maurizio De Giovanni 2/ I Guardiani

… e si addentrarono nel dedalo della città antica. Marco camminando svelto raccontava, indicando di volta in volta i riferimenti di quello che diceva.

Parlò del tracciato ortogonale della città greca, ideata dall’architetto Ippodamo da Mileto, allievo di Pitagora. Datò l’arrivo da Rodi di alcune navi mercantili sull’isolotto di Megaride nel IX secolo prima che Cristo nascesse, parlò del fiume Sebeto, del culto della Sirena.

…Le divinità femminili scorsero una dopo l’altra nelle parole del professore, mentre percorreva una lunga strada infreddolita carica di bancarelle e di botteghe che esponevano decorazioni natalizie.

… Demetra, Persefone ed Ecate, i Misteri Eleusini celebrati per secoli. Iside, sfiorata e accarezzata come una vecchia amica abbandonata al suo destino.

De Giovanni con I Guardiani, dà inizio ad una nuova trilogia. L’ambiente principale è sempre Napoli. Ma l’autore ci introduce alla Napoli sotterranea ed alla Napoli precristiana. De Giovanni esplora un nuovo (per lui) contesto letterario, non più Lojacono e il commissariato di Pizzo Falcone, i piccoli e i grandi crimini, un nuovo aspetto di Napoli che tanti saggi scientifici discutono e a cui oggi sono interessate le guide turistiche.

Il romanzo ci conduce nei sotterranei di Napoli rimandando per l’ambientazione ai sotterranei di Parigi dei Miserabili di Hugo. Il tema è la ricerca di un segreto storico che richiama Angeli e Demoni di Dan Brown. I movimenti sono quelli di un complotto secolare che è nel pendolo di Foucault di Umberto Eco. Un mix notevole.

Terminata la parte illuminata artificialmente, accesero le torce. L’atmosfera era spettrale. Talvolta i cunicoli si restringevano per poi sfociare in inaspettate cisterne profonde e larghe, le cui pareti erano segnate da iscrizioni e da nicchie che servivano da scale per i fognatori dei secoli precedenti.

… Man mano che scendevano, le cose cominciarono a cambiare. I passaggi si strinsero, le discese si fecero più ripide e talvolta bisognava sedersi e lasciarsi andare come su uno scivolo… Fino ad allora avevano notato, sui muri, segni che testimoniavano presenze sempre più antiche, come un viaggio a ritroso nel tempo; da un po’ non c’era più niente.

 Il protagonista del romanzo è Marco Di Giacomo un poco Indiana Jones, nell’interpretazione di Harrison Ford. I tratti del racconto sono a volte quelli di una sceneggiatura di un film, a volte quelli di una scenografia. Ma è difficile immaginare che in Italia possa diventare un film, oppure una serie televisiva, sarebbero necessari Lucas e Spielberg.

C’è un poco di tutto in questa sfida che De Giovanni ha voluto intraprendere.
Della trilogia è sinora uscito solo il primo volume: I Guardiani.

L’esoterico mischiato con il complottismo, l’antropologia e l’archeologia, la storia delle religioni e quella dei miti e delle leggende.

Insomma un libro da leggere in questo scorcio d’estate, chi aspetta la prossima puntata del Prof Henry Walton Jones o del Prof Robert Langdon, accoglierà certamente con piacere il Prof Marco Di Gregorio.

Questa strana estate di elezioni con campagna elettorale in sordina può permetterci questa lettura.

*Università di Reggio Calabria