L'INTERVENTO. Gelati e gelaterie

L'INTERVENTO. Gelati e gelaterie

Meno male che ci sono taluni dei nostri migliori romanzieri che oltre alla loro mirabile scrittura si occupano anche delle cose di casa nostra! Perché noi abbiamo bisogno assoluto di questi intellettuali, del loro pensiero, della loro autorevolezza.

Gioacchino Criaco è uno dei pochi di questa svolta e lui ai suoi romanzi, che ormai vengono pubblicati in mezzo mondo, accoppia le sue acute riflessioni sullo stato del Sud e della sua Calabria, da cui non si è mai staccato pur vivendo ed operando a Milano.

Grazie ora, caro Gioacchino, per questa meravigliosa espressione: «È come se pubblicizzassimo i gelati non avendo una gelateria», che fotografa alla perfezione lo stato della nostra potenzialità ma anche della nostra offerta turistica, smontando così tanti luoghi comuni e tante ovvietà che sentiamo ormai da molti anni.

Criaco ha in mente questa vicenda della installazione della Regione Calabria alla stazione di Milano per mettere i piedi nel piatto tra promozione turistica con decine di milioni di euro spesi (investimenti per 40 milioni di euro in comunicazione e marketing) per raccontarsi e poi l’effettivo stato della nostra industria turistica. L’ex presidente della Regione, Mario Oliverio, ha scritto su FB un post amarissimo a tal proposito: stava tornando da Milano ‘’e in attesa di salire in aereo, in molti hanno ricordato e raffrontato, la vicenda che mi ha coinvolto del ‘Festival dei due Mondi di Spoleto e per cui sono stato rinviato a giudizio per peculato per poi essere assolto con formula piena. 95 mila euro sono 1/27 dei due milioni seicento mila euro che la Giunta Occhiuto avrebbe deciso di spendere per l’allestimento di una pista di pattinaggio a Milano.

L’ho vista proprio ieri, mentre passavo per prendere il treno per Malpensa. Mi sono fermato. Le considerazioni che ho sentito mi hanno rattristato. Accenti canzonatori ci additavano come i soliti ‘spreconi del sud’ e commentavano il brand ‘Calabria Straordinarià cambiandolo in ‘Cafonata Straordinarià’’.
Il tutto sta avvenendo nel silenzio più assoluto di partiti, opposizioni politiche, intellettuali, professoroni etc etc. Tranne Appunto Gioacchino Criaco e Mimmo Nunnari. Non ne ricordo altri.

Torniamo, dunque, ai gelati (le promozioni) e alle gelaterie (industria turistica vera e propria), con la diffusione da anni, da troppi anni, delle nostre bellezze che spesso, anzi quasi sempre, o non sono raggiungibili o versano in uno stato non bello (per usare un eufemismo).

Se per andare con i mezzi pubblici da Diamante (esempio), a Le Castella ci vuole una mezza giornata di cosa stiamo parlando? Se, ancora, per andare dalla Sila al Tirreno (sempre con mezzi pubblici, con il privato o il taxi bisogna mettere mano al portafoglio) è un’impresa ne hai voglia a narrare - come da decenni si sta facendo - delle mirabilie della nostra montagna o del nostro mare (su questo poi ci sarebbe da aprire poi un altro mesto capitolo)! 

Per spostarsi dal centro della Regione alla Locride o nell’Alto Tirreno servono tra le due e le tre ore. Vallo a dire al turista allettato dallo storytelling e dalle luci scintillanti! Anzi, lasciamolo dire a uno dei lettori che ha così commentato lo scritto di Criaco sulla pagina Fb del Corriere della Calabria: «Calabria straordinaria… Stamattina dall’aeroporto di Lamezia Terme a Catanzaro città un’odissea, insieme a due colleghi di Milano… unico bus 1 ora e 10 minuti dopo il nostro atterraggio». 

Se poi spostiamo l’attenzione su alberghi, ristoranti etc è meglio cambiare registro. Gelaterie poche ma gelati tanti solo che alla fine della fiera i gelati si squagliano come neve al sole. Sono almeno 5 diversi presidenti di Regione che si affannano alla descrizione e alla promozione della nostra terra, quindi una ventina e più di anni alle prese con fascinosi racconti di altrettanto fascinosi narratori ma risultati veri non se ne vedono, se i numeri parlano chiaro e ci dicono che le altre quattro regioni del sud restano di molti avanti a noi (non parliamo di quelle del nord) per presenze turistiche stimate per il 2022. Noi viaggiamo più o meno sulle cifre di 4 anni fa. E non si parli del Covid per favore perché c’è stato dovunque, anche in Sicilia, Puglia, Campania etc etc.

Siamo, quindi, alle solite: il racconto che ha stufato abbondantemente di mare colline e monti meravigliosi non si coniuga affatto con un reale stato delle cose e lo stesso obiettivo di dare informazioni adeguate al turista, con un sistema integrato, è un altro libro dei sogni. Non si può parlare di attrarre i giovani e poi non ci sono mezzi pubblici adeguati o luoghi di accoglienza a loro dedicati! Ed è solo un altro esempio.

‘’Turismo e cultura – conclude Criaco - possono essere fattori importanti, rappresentare una risorsa consistente. Ma nessun mondo vive, bene, senza un sistema produttivo robusto, salvo si scelga la sussistenza, la povertà, l’arrangiarsi: scelta eticamente nobile, ma roba da asceti. Le politiche nazionali continuano a decretare la marginalità della Calabria, nessun processo di integrazione economica, sociale, ha parte rilevante nella progettazione centrale.

Nulla funzionerà, in assenza di una classe dirigente e di un popolo, di tutti gli elementi del contesto, che comprendano la improcrastinabilità di una impresa straordinaria che capovolga il destino della Calabrià.
Buone feste a tutti.