E’ lontana San Luca da Catanzaro.
Tante volte ho avuto il pensiero, la voglia, la curiosità di visitarla, di vedere da vicino, se esiste davvero, la targa stradale con i buchi dei proiettili, che di tanto in tanto viene “passata” sui telegiornali e sui media, salire la mitica scaletta che porta alla casa museo di Corrado Alvaro, che anche a distanza e solo per immagine, promana il profumo della poesia, della magia della parola del grande giornalista, scrittore e uomo di cinema e di teatro che ha, più di chiunque altro, raccontato e rappresentato la Calabria nel mondo.
Tante volte ho avuto il desiderio e lo stimolo a visitare il Santuario di Polsi, che continua a rappresentare nell’immaginario di chiunque si avvicini alla Calabria in idea la sintesi più straordinaria tra sacro e profano, fede, idolatria popolare, simbolismo pagano in cui il male si fa violenza, ma anche disperata speranza nelle anime e nelle vite dei vinti, degli ultimi che spesso affidano il loro riscatto alle famiglie, alle cosche.
Tante storie e tanti presagi che nessuno come Corrado Alvaro ha saputo descrivere e raccontare, capire e denunciare. Invocando l’avvento di un nuovo mondo, in cui lo Stato non sia presente con il suo volto autoritario e nemico, ma amministri il bene e il male con giustizia ed equità, distinguendo il sangue dal vino, come canta Dario Brunori. Specie per gli ultimi.
Alvaro ha scritto alcune pagine di infinita poesia proprio sul Santuario di Polsi cogliendone con sensibilità unica il vero significato di un luogo che rappresenta l’espressione più elevata di quel “ realismo magico “, che costituisce la cifra ineguagliata del grande cantore di San Luca: “Dirò di una festa che è forse la più ammirata della Calabria. Le feste fanno conoscere la natura degli uomini”.
Della mia esaltante esperienza alla guida della Fondazione Politeama di Catanzaro, assieme all’indimenticato Mario Foglietti, mi piace ricordare la grande Mostra fotografica curata da un autentico artista dell’immagine e dei luoghi come Antonio Renda, all’interno della sezione “La grande musica per il cinema” e del Progetto Speciale “I luoghi ritrovati, Immagini, Suoni, Persone, Saperi” e dedicata a “Corrado Alvaro, dal Realismo Magico al Neorealismo”.
Ricordando il lavoro di Alvaro nel cinema, come soggettista e sceneggiatore di opere straordinarie come “Resurrezione” con Doris Duranti, “Casta Diva” con Marta Eggerth, “Storia di una capinera” con Marina Berti, “Caccia tragica” con Andrea Checchi”. La Mostra fu realizzata grazie alla preziosa collaborazione con la Fondazione “Corrado Alvaro” di San Luca, con una folta delegazione presente all’inaugurazione, tra cui il segretario Santino Salerno e uno straordinario Pasquino Crupi, del quale avevo sempre ammirato quella forza naturale, libera, possente e provocatoria, figlia di una intelligenza sconfinata, che poteva anche eludere i confini della coerenza, per disperdersi tra i sentieri dell’utopia, di cui è disseminata la Calabria. In quell’occasione ci regalò una lezione magistrale, incuneandosi nella vita e nel pensiero di Alvaro con perizia e stupore, proponendo una lettura suggestiva e imperscrutata del rapporto dello scrittore di San Luca con la musica e il cinema. Un genio. Ma anche un grande amico. Un momento esaltante di dialogo e di crescita civile e culturale non solo tra due istituzioni, ma anche e soprattutto tra due territori lontani, due realtà umane di una Calabria che non si rassegna al sopruso e alla violenza delle consorterie mafiose, ma attraverso quelle istituzioni afferma il diritto alla democrazia e alla libertà di pensiero, in tutte le sue espressioni. E attraverso il pensiero di Corrado Alvaro reclama il diritto di tutti i cittadini di sentirsi parte di uno Stato garante di tutte le libertà.
Ma tutto questo sembra appartenere ad un’altra stagione della nostra vita, quando veniamo catapultati nella cronaca di fatti sconcertanti come il commissariamento della gestione ordinaria proprio di quella Fondazione che porta il nome di Corrado Alvaro, da parte della Prefettura di Reggio Calabria. Un provvedimento senza precedenti in Italia, non solo in Calabria e che, alla stregua delle evidenze delle manchevolezze riscontrate, della atipicità della procedura messa in atto, crea un principio inquietante nel nostro sistema di garanzie per i cittadini e per le stesse istituzioni. Specie se si collega questo provvedimento con il terzo commissariamento consecutivo del Comune di San Luca, negando ancora una volta ai cittadini di quel territorio di darsi degli organismi di gestione democraticamente eletti e se si considera che il ricorso dello Stato alla nomina di ben tre Commisari prefettizi non è servito ad estirpare la malapianta della ‘Ndrangheta.
Con l’aggravante che nel caso della Fondazione, presieduta da una figura di alto e apprezzato profilo culturale, il Prof. Aldo Maria Morace, si è cancellato di fatto l’unico presidio di cultura esistente in quella complessa realtà e il valore simbolico della memoria del più grande scrittore calabrese del Novecento. “ Lo Stato in Calabria c’è, ma forse No” scriveva Alvaro. Ma lo Stato ha il dovere di difendere la legalità, perseguire i reati, che sono sempre opera e addebitabili alle persone, non già alle libere istituzioni culturali, decapitandone gli organi liberamente scelti. In questo senso ancora una volta San Luca rischia di diventare il paradigma delle contraddizioni di uno Stato che non riesce a garantire la libera circolazione della cultura e che interviene solo con provvedimenti che possono anche apparire residui di una stagione e di regimi in cui venivano sospesi tutti i presidi di democrazia, che Corrado Alvaro seppe raccontare nelle sue opere più impegnate, come “I maestri del diluvio, Viaggio nella Russia sovietica”.
Mai come in questo momento San Luca sembra lontana dalla contemporaneità della civiltà occidentale e sembra incarnare un grande paradosso dello Stato democratico che per preservare l’ordine e la legalità uccide le sue istituzioni. Anche per questo la Fondazione “Corrado Alvaro” di San Luca ha il diritto di avere restituita la sua agibilità democratica.