LETTERA A MIA FIGLIA ADOLESCENTE

LETTERA A MIA FIGLIA ADOLESCENTE

Liberta      di TIZIANA CALABRO' - Studia. Sii curiosa degli insegnamenti che trovi stampati sui libri. Chiediti il perché, il percome, il quando e il dove. Sii critica.

- Leggi. Leggi le storie scritte sui libri, sui muri, sui fogli spiegazzati, sugli schermi luminosi, sui biglietti dimenticati, i messaggi nelle bottiglie e le lettere nascoste nei vecchi cassetti.

Leggi le istruzioni per capire i meccanismi degli oggetti, se vuoi, le parole colorate delle insegne per strada, leggi gli articoli dei giornali che raccontano la vita, leggi le frasi banali per distinguerle dai pensieri intelligenti e veri. Ama le parole, rispetta gli aggettivi, comprendi la profondità e il significato delle azioni racchiusi dentro i verbi.

- Scrivi. I tuoi pensieri, la tua rabbia, la tua quiete, l’amore che hai dentro, le avversioni, le inquietudini, la bellezza che non capisci fino in fondo e la bruttezza che ti offende. Scrivi se pensi di aver subito un torto o se non ti senti capita, se non riesci a dirlo che la voce si strozza. Scrivi sui fogli bianchi, con l’inchiostro sporcati le mani, fissa sulle dita nere i pensieri pesanti e liberali.

- Ama la tua emotività, ama i tuoi sentimenti, ma esercita il pensiero che ti fa discernere, non ti imbriglia, ti libera, ti porta sempre un passo avanti.

- Viaggia anche solo con la testa. Guarda la vita da tutte le prospettive. Guardala dall’alto, spostati a destra e poi a sinistra, piega la testa, stai sulle punte dei piedi. Sali su una sedia, mettiti a testa in giù. Guarda la stessa stanza con la luce accesa e poi spenta. Guarda il buio e domalo, accoglilo se necessario. La realtà ha molti volti, scoprili e appassionati alla vita, diventa l’attrice del suo palcoscenico.

- Sii Ulisse. Penelope no. Lei, così concentrata a disfare la tela nelle lunghe notti dell’attesa. Non fermare il tempo e lo spazio. Non aspettare Odisseo prigioniera di una stanza. Tessi la tela della tua vita con disegni colorati e pieni di movimento e innamoratene.

- Proteggi la tua libertà. Perditi, chè a volte perdersi è solo un modo per guardarsi dentro in profondità. Ma poi ritrovati, eh! Attraversa il bosco. C’è sempre un’uscita prima o poi. Io provo a darti gli strumenti per affrontarlo con coraggio.

- Rispetta il tuo corpo femmina, la tua sensualità. Prenditi cura del tuo corpo. E’ lui che ti porterà in giro per il mondo. E’ intimamente tuo, ti appartiene come la tua anima e la tua bellezza e la luce che hai dentro e intorno a te.

-Accetta i tuoi limiti, prova a superarli, ama la tua vulnerabilità che ti rende unica, stai dentro le cose della vita che è un talento intimamente femmina. Non attraversarla chiusa come un armadio. Vibra e vedi. Vedi il povero, il derelitto, le mani protese. Non lesinare sorrisi, abbracci, aiuto. Sentilo il dolore del mondo e provane compassione.

- Non temere la solitudine, coltivala, abitala. E’ il luogo che può accoglierti, il rifugio nei momenti di tempesta.

- Non permettere agli eventi tristi e cupi di indurirti, non indossare armature pesanti che ti separano dal mondo. Sìì sempre una porta aperta agli altri, credi nella bontà, impara a riconoscere il male, che a volte si nasconde con abilità, impara a dargli il nome esatto.

- E poi ama, ama con ogni cellula pulsante del tuo corpo e della tua anima, che non è un esercizio vuoto di retorica. E’ tutto quello che ci resta alla fine di tutto.