Un grande evento, il primo “Stràich party” che ha chiamato a raccolta la città. Reggio ha risposto presente alla chiamata dall'Arci, che punta a trasformare il bowling – o “bùling” come hanno scelto di chiamarlo – a divenire un centro di aggregazione giovanile polivalente, in grado di ospitare attività di formazione permanente.
In una domenica di inizio giugno in tanti hanno deciso di partecipare e di passare una giornata all'aria aperta, in un momento di condivisione e convivialità, per “fare stràich contro la 'ndrangheta”. A contribuire alla buona riuscita della giornata, realizzata in una villa privata a Pellaro, la collaborazione di tanti artisti, che hanno aderito gratuitamente, e realtà associative che hanno creduto nel progetto dell'Arci.
Non sono mancati i birilli di cartone, ormai simbolo della campagna virale “Stràich”, come quelli sparsi nei mesi scorsi in giro per tutta la città, e che hanno attirato l'attenzione dei reggini (e non solo) accendendo un faro sul progetto di riqualificazione del bùling.
Il sole è ancora alto, a riscaldare la festa in musica ci pensa Alex Perdido, alias di Alessio Laganà, con un dj set che fa da traino alle ritmiche coinvolgenti di Luca Scorziello e dei suoi tamburi, ensemble di straordinari strumentisti.
Arriva con una valigetta piena di armoniche Domenico Canale, “one man band” a suon di blues.
Il sole è ormai calato e lascia il posto alla magia dei giochi di fuoco di Alberto Polito, tra i soci fondatori della compagnia “Don cosciotti senza mancia”. L'atmosfera si fa sognante, con effetti speciali sia visivi che sonori, con gli Embryo, cover band dei Pink Floyd, mostri sacri della musica. Ancora musica, sul finale, con il dj set a cura di Roberto Raimondi e Bruno Votano.
«L'intero ricavato della giornata – spiega Elena Trunfio dell'Arci – sarà destinato alla riqualificazione del bowling. Un'iniziativa resa possibile anche grazie all'aiuto dei nostri partner, la gastronomia Cibus, il distributore di birre artigianali MastroBi e Radio Antenna Febea che ha seguito in diretta l'evento, nonché tutti gli artisti».
«È solo l'inizio», ribadiscono dall'Arci, di un percorso di eventi ed attività che coinvolgerà la cittadinanza in tutte le sue tappe e che si spera, a breve, possa far rinascere l'ex bùling, nell'immaginario collettivo luogo di ludopatie e dispersione, per mostrare a tutti la sua faccia migliore, la sua faccia pulita.