«Quello che più mi ha colpito – ha infierito Cannizzaro - afferma il coordinatore provinciale dei berlusconiani - è stato il modus irrispettoso di agire che è stato adoperato nei confronti del partito e della vera classe dirigente di FI. Come può un ex parlamentare scaltro come Nino Foti pensare di convocare una piccola riunione tra amici e indicare il candidato a sindaco? Pino D'Ascoli è un autorevole consigliere comunale e una persona perbene ma si è fatto strumentalizzare da Foti che spera così, usando vecchi metodi di una politica ormai superata, di ritagliarsi uno suo spazio. Vorrei sommessamente ricordare che Foti non fa più parte del nuovo coordinamento regionale e che da deputato di FI non ha lasciato tracce né a Reggio né a Roma». Insomma, una vera e propria sconfessione delle manovre che si son fin qui svolte in città.
Cannizzaro è impietoso: “Il suo (dell’on. Nino Foti, ndr) modus operandi è stato irriguardoso anche nei confronti degli altri partiti di centrodestra con i quali abbiamo aperto un dialogo costruttivo e nelle prossime settimane, nella qualità di coordinatore del maggiore partito, faremo una riunione interpartitica dove si inizierà a discutere davvero di un programma serio e di un progetto politico alternativo all'Amministrazione Falcomatà sempre in linea con le strategie del coordinamento regionale, guidato con sagacia da Jole Santelli, per la riconquista della Regione».
E Maria Tripodi e Marco Siclari i cui nomi sono ripetutamente apparsi nella discussione che sembrava aver deciso come candidato sindaco il consigliere comunale Pino D’Ascoli? Cannizzaro è netto: “Con i colleghi Maria Tripodi e Marco Siclari c'è una totale sintonia e con loro stiamo lavorando per rendere sempre più forte il nostro partito. A breve annuncerò nuove adesioni. La Calabria e la nostra provincia in particolare oggi rappresentano un baluardo per FI. E questo non lo dico io ma lo dicono a Roma i vertici del partito”.