«Come si esercita questo potere? Si esercita fondamentalmente al di fuori del processo con un procedura che gli americani chiamano “naming-shaming”, cioè segnalare il nome di una persona ed additarla al pubblico ludibrio, consumando questa specie di potere accusatorio e nello stesso tempo di decisione, mediante un rapporto diretto con l’opinione pubblica e anche grazie ai temi che l’accusa utilizza».
«Se l’accusa fosse seguita da una decisione entro 3/4 mesi vi sarebbe un risultato, ma questo non accade. Praticamente vi sono delle persone che sono condannate mediante questo processo senza contraddittorio ed un vero e proprio giudizio».