(riceviamo e pubblichiamo) In una realtà, già dominata dalla nemesi perfetta della più elevata incapacità politico-amministrativa in carica, irrompe, il Sig. Matteo Salvini, leader della Lega, quello che qualche anno addietro invocava l’ausilio del Vesuvio e dell’Etna per risolvere il grave problema meridionale, che con il subalterno e, fin qui, silente soccorso di tutto il centrodestra, propizia un candidato, ovviamente leghista, alla carica di sindaco. Per l’occasione, “del ponte dello stretto”. E così, le incompiute del lido, Palazzo di Giustizia, mercati generali, tapis roulant, aeroporto (chiuso almeno fino a luglio), Gallico-Gambarie, piazza Carmine, la sempre più carente erogazione idrica, dissesto finanziario e viario, alta velocità, ecc., sarebbero, per dirla con il principe della risata, soltanto “quisquilie”. Ovviamente, trattandosi di aspirante prodotto nei laboratori leghisti, quindi antropologicamente superiore, nessuna preoccupazione per la compatibilità dell’indicando sindaco con il ruolo oltre modo proibitivo di primo cittadino reggino.
L’importante è che sia un esponente della Lega, formazione politica quasi inesistente a Reggio, nonostante l’avvenuta elezione al Consiglio Regionale dell’Avv. Tilde Minasi. L’imbarazzante opzione cinicamente esercitata, a livello romano, realizza, non solo, un approccio politicamente involutivo al “caso Reggio”, ma tradisce, altresì, la spiacevole dimostrazione di una incontenibile deriva politico-sovranista, a dir poco autoritaria, alla quale il nobile popolo civico saprà certamente reagire ed opporsi adeguatamente. All’insegna “dell’orgoglio e dell’identità reggina”. Sono certo che il Dott. Lamberti, concorrente Sindaco con gli attributi, non si tirerà indietro, e nel rispetto del superiore interesse della collettività tutta, saprà opporsi scendendo in campo – “pensiero ed azione” (mazzinianamente parlando) – con il sostegno di tutti coloro i quali, indipendentemente dall’appartenenza partitica, non si identificano nell’ennesimo misfatto municipale appena preannunciato. Viceversa, purtroppo, devo concludere di essere stato ottimo profeta quando in data 04/03/2020, ho espresso il mio modestissimo pensiero (pubblicato da tutta la stampa locale), secondo il quale: “Falcomatà ha zero possibilità di essere rieletto. Ne ha soltanto una che, però, non gli appartiene, ma resta saldamente ancorata alla idiozia del centrodestra…”.
*già presidente del Consiglio comunale reggino