BOVA (Rc). Riapre al pubblico il museo della lingua greco–calabra “Gerhard Rohlfs”

BOVA (Rc). Riapre al pubblico il museo della lingua greco–calabra “Gerhard Rohlfs”

Riapre dopo la lunga chiusura per l’emergenza sanitaria il Museo della lingua Greco–Calabra “Gerhard Rohlfs” di Bova, capoluogo culturale della minoranza linguistica greco-calabra.

Questo piccolo contenitore di memorie, inaugurato nel 2016, si trova all’ingresso del borgo, nel punto in cui nel 1848, il viaggiatore inglese Edward Lear, disegnò uno scorcio di Bova, attualmente esposto in una delle sale museali. La scelta di dedicare un museo al glottologo Gerhard Rohlfs (Berlino, 1892-Tubinga, 1986) si deve all’importante opera di valorizzazione della lingua grecanica, intrapresa dallo studioso tedesco fin dagli anni Venti del Novecento. Rohlfs fu il primo a dimostrare, in modo sistematico, l'origine magno-greca del grecanico, generando una accesa querelle accademica con diversi linguisti italiani, i quali ritenevano questo idioma il frutto della conquista bizantina della Calabria.

“Visitando il Museo – dice il direttore, Pasquale Faenza – si ha la possibilità di conoscere gli aspetti peculiari della lingua ellenofona, confinata già nell’Ottocento nell’Aspromonte meridionale, tra i luoghi più impervi di tutta la Regione, all’interno di comunità agropastorali, che nei secoli, hanno cristallizzato usi e costumi d’impronta greca. Questa antica lingua, attualmente parlata in alcuni comuni del basso Jonio reggino, conserva dorismi risalenti all’VIII secolo a. C., parole andate perdute persino nel greco moderno. Nelle sette sale del museo è possibile approfondire le tesi linguistiche di Rohlfs attraverso foto d’epoca, documenti d’archivio, installazioni audio-visive e ricostruzioni di ambientazioni storiche inerenti momenti salienti della cultura italo-greca. Il percorso museale espone inoltre reperti archeologici, beni storico-artistici e manufatti etnografici, alcuni dei quali collezionati dallo stesso Rohlfs durante i suoi numerosi viaggi in Italia”.

“Il museo sarà aperto – spiega Faenza – tutte le mattine dal martedì al giovedì mentre il venerdì sarà possibile la visita anche durante le ore pomeridiane. Rimangono fruibili al pubblico nel fine settimana le sezioni museali urbane, la Giudecca e il parco letterario, “O Cipo ton Logo - Il Giardino delle Parole”, due spazi all’aperto che consentono di conoscere aspetti poco noti della storia di Bova e del patrimonio culturale grecanico, anche grazie una moderna pannellistica didattica munita di qr code in lingua inglese e italiana”.

INFO UTILI
Via Sant’Antonio Sns. 89033 BOVA (RC). Contatti: tel. 0965 762013 / mobile +39 3423816707
Social media: www.facebook.com/museodellalinguagrecocalabra

PaVe