Un dibattito che ha ripercorso cinquanta anni di storia, l’epopea di un popolo, quello della Piana di Gioia Tauro, protagonista di grandi lotte, di grandi manifestazioni di massa in un libro scritto “da un vecchio comunista”, come si definisce lo stesso Lavorato, con l’intento di raccontare le lotte politiche del 900 nella piana di Gioia Tauro, le lotte bracciantili e contadine, per la terra, per il salario, per i diritti, le battaglie contro la criminalità organizzata che proprio in quegli anni, nell’era del boom economico, tentavano di mettere le mani sugli ingenti finanziamenti pubblici che giungevano in Calabria per la costruzione di importanti impianti industriali, a partire dal Porto di Gioia Tauro. “Furono proprio quelle lotte - ha raccontato l’autore del libro - a tenere alta la battaglia per la giustizia sociale, per la prospettiva di emancipazione di un intero popolo”.
REGGIO. Alla festa dell'Unità presentato il libro "Rosarno crocevia di popoli" di Peppino Lavorato
Un dibattito che ha ripercorso cinquanta anni di storia, l’epopea di un popolo, quello della Piana di Gioia Tauro, protagonista di grandi lotte, di grandi manifestazioni di massa in un libro scritto “da un vecchio comunista”, come si definisce lo stesso Lavorato, con l’intento di raccontare le lotte politiche del 900 nella piana di Gioia Tauro, le lotte bracciantili e contadine, per la terra, per il salario, per i diritti, le battaglie contro la criminalità organizzata che proprio in quegli anni, nell’era del boom economico, tentavano di mettere le mani sugli ingenti finanziamenti pubblici che giungevano in Calabria per la costruzione di importanti impianti industriali, a partire dal Porto di Gioia Tauro. “Furono proprio quelle lotte - ha raccontato l’autore del libro - a tenere alta la battaglia per la giustizia sociale, per la prospettiva di emancipazione di un intero popolo”.