Il sequestro e' stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Le indagini patrimoniali che hanno portato al sequestro sono state condotte dalla Divisione anticrimine della Questura di Reggio Calabria.
Dall'attivita' investigativa e' emersa, in particolare, la sproporzione tra i redditi percepiti da Crudo e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, frutto, secondo gli investigatori, del reimpiego di capitali illeciti.
Michele Crudo e' stato condannato, in via definitiva, a dieci anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione nell' ambito del procedimento scaturito dall'operazione "Agathos", volta alla cattura di Giovanni Tegano.
I beni sequestrati a Crudo consistono in quattro immobili a Reggio Calabria e nelle quote sociali, il capitale e il patrimonio aziendale di una ditta che opera nel commercio all' ingrosso e al dettaglio di generi alimentari.