Una situazione che, quest'anno, e' resa ancora piu' complessa da due fattori: un inverno senza piogge, tanto che i primi mesi del 2017 sono risultati i piu' difficili dal 2004 con un numero di incendi nettamente superiore alla media del periodo, e l'assenza, in ben sette Regioni, di una flotta propria. Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Puglia, Sicilia e Umbria, ad oggi, non hanno infatti ne' un elicottero ne' un aereo per poter supportare le squadre di terra. E cosi' devono sempre richiedere l'intervento della flotta area dello Stato, composta da 16 Canadair e 4 elicotteri SS64 Eriksson dei Vigili del Fuoco. Criticita' che lo stesso premier Paolo Gentiloni, nelle Raccomandazioni inviate proprio alle Regioni in vista dell'apertura della campagna estiva antincendi, aveva evidenziato, tanto da definire l'intervento di Canadair ed elicotteri dello Stato un "concorso residuale e non primario" da mettere in campo "quando gli incendi risultano non piu' controllabili con i mezzi comunque messi in campo delle strutture regionali".
Con il passaggio del Corpo Forestale ai Carabinieri, scriveva inoltre il presidente del Consiglio non piu' tardi di un mese fa, "si auspica" che le Regioni "abbiano provveduto a organizzare i propri sistemi regionali di antincendio boschivo, in termini di risorse umane e di mezzi terrestri ed aerei, nell'ottica della maggior efficienza possibile al fine di garantire adeguati livelli di risposta". Indicazione ad oggi disattesa, appunto, da un terzo delle Regioni italiane. Nelle Raccomandazioni Gentiloni indicava inoltre la necessita', per attuare la "migliore strategia d'intervento", di mettere in campo "un sistema di squadre per l'avvistamento/sorveglianza e lo spegnimento da terra, da distribuire secondo le caratteristiche del territorio e le previsioni giornaliere del pericolo incendi".