"Sbirri siete voi, don Ciotti secondino". É questo il testo della scritta apparsa sul muro della villetta pubblica, intitolata a Rosario Di Salvo, il collaboratore di Pio La Torre ucciso con lui nell'agguato mafioso del 30 aprile del 1982. L'obiettivo, ancora una volta, è don Luigi Ciotti, fondatore del movimento antimafia 'Libera'. Su un muro accanto è apparsa un'altra scritta, tracciata con vernice spray nera, che recita: "Dalla Chiesa assassino", facendo riferimento al 'prefetto di ferro' ucciso da Cosa Nostra. La scorsa settimana altri messaggi contro il sacerdote antimafia erano apparsi a Locri in Calabria. "Più lavoro meno sbirri", "don Ciotti sbirro", recitavano le scritte tracciate sui muri dell'arcivescovado, dove risiede monsignor Francesco Oliva e dove era ospite proprio don Ciotti.