CALABRIA. In cinque mosse la costruzione di città europee. RUSSO

CALABRIA. In cinque mosse la costruzione di città europee. RUSSO

CTTRP     di FRANCESCO RUSSO - Il nuovo Presidente deve

operare subito.

Le città sono i luoghi dove si gioca il futuro. Nell’abbandono del territorio del Sud, le città tengono.

La Regione deve sviluppare un coordinamento forte con esse: un gioco di squadra che consideri tutti i poli urbani importanti e non solo i 5 capoluoghi.

Alcuni grandi temi sono alla ribalta europea, su essi è necessario avere condivisione con le comunità locali.

1 Pedonalizzazioni. Gli indirizzi delle città europee sono chiari.

A Parigi la mobilità pedonale rappresenta il 47% degli spostamenti, a Roma il 5%. Al contrario a Roma ci sono 71 auto ogni 100 abitanti, a Parigi 45, a Catanzaro ce ne sono 66. Il costo medio di gestione di un auto per anno è di circa 5000 euro, quindi si sommano guai economici ai guai ambientali.

La rete pedonale non deve essere un’accozzaglia di strisce che collega qualche marciapiede, ma deve essere LA RETE dei centri urbani. È necessario subito partire con percorsi casa-scuola per i bambini e per i ragazzi; vedi città europee. http://www.walkbiketoschool.org/http://www.saferoutesinfo.org/ Contemporaneamente bisogna realizzare la rete di percorsi per tutti i beni culturali.

I percorsi pedonali devono essere ininterrotti; pochi attraversamenti stradali, ben chiari e protetti dai dossi.

Si ribaltino le gerarchie urbane nel centro: al primo posto i pedoni, poi il resto bici, bus, moto, auto.

2 Metropolitane leggere e tram. La somma dei Km delle metropolitane italiane è minore della sola metro di Madrid. In Italia ci sono circa 40 Km di rete tramviaria per milione di abitanti, a fronte dei 76 della Spagna e dei 184 della Germania.

Le delibere della Regione del 2009 sviluppavano un primo percorso d’intesa con tutte le città capoluogo, per metro e tram, poi stop and go; in alcuni casi il CIPE ha sintetizzato chiaramente, come nella delibera 62/2011, in cui si indica “metropolitana di Reggio Calabria” per un importo di 124 milioni. Bisogna accelerare per recuperare.

3 Servizi di bus a domanda e car sharing. Oltre a metro leggere e tram ed alle linee tradizionali con itinerari e orari definiti, bisogna introdurre servizi con itinerari flessibili operativi solo se c’è utenza. In questo modo possono attivarsi nuovi servizi, notturni e festivi, e per i quartieri più periferici. Bisogna integrare la legge regionale sul trasporto collettivo, introducendo anche le varie forme di auto condivisa (car sharing) che si stanno velocemente affermando in tutte le città italiane. Dalle altre esperienze emerge che questi servizi migliorano i conti economici delle aziende, e favoriscono l’utenza, in particolare i più giovani.

4 City logistic. La Regione deve spingere per la riorganizzazione del traffico merci nelle città con misure telematiche (accessi elettronici, controllo delle flotte), misure per i veicoli (caratteristiche di ingombro e/o di inquinamento), misure di governo (finestre temporali), misure infrastrutturali (aree di carico e scarico). Le città devono mantenere i negozi, i ristoranti, gli alberghi, e devono poter essere rifornite bene senza che il traffico merci penalizzi i percorsi pedonali, ciclabili, del trasporto pubblico e dei veicoli privati.

5 Smart city. La Regione deve impegnarsi affinché le città divengano smart city. Città i cui cittadini possono utilizzare al meglio, i flussi di energia, di merci, di servizi, di risorse finanziarie, al fine di uno sviluppo sostenibile ed una alta qualità della vita. La Calabria deve porsi l’obiettivo di avere le sue città tra le prime in UE nell’implementazione del Piano UE per le smart city, tralasciando le fantasiose interpretazioni di smart city che si sono viste e che si vedono. La prima (di tre) area del piano strategico UE è sustainable urban mobilty, la terza è Integrated Infrastructures and processes across Energy, ICT and Transport. Quindi Sistemi di Trasporto Intelligenti, che aumentano la qualità di tutto il sistema dei trasporti; sono efficienti per le aziende e di grande efficacia per gli utenti, operando contemporaneamente per l’ottimizzazione dei sistemi semaforici, dei parcheggi, degli arrivi dei bus alle fermate.

 

Che fare nei primi tre mesi?

I temi 1,3,4 e 5 chiedono partecipazione dei cittadini, delle scuole, dei negozianti, dei fornitori. La Regione può Intervenire supportando le città virtuose, usando i soldi UE 2007-13. Si deve operare con la delibera n.165 del febbraio 2010 (non usata per 5 anni) salvando i soldi della Calabria.

Il tema delle metro richiede un’immediata verifica dei soldi disponibili con il ripristino degli originari e con l’obiettivo unico di metro leggere e tram senza variazioni, con protocolli vincolanti per le città di date certe per la chiusura della spesa e spostamento dei soldi verso le città virtuose.

Il tema 3 chiede una integrazione di legge con relativa approvazione, non più di tre mesi.

Cinque punti, per crescere con le città.

Ci vogliono conoscenza e competenza, partecipazione e condivisione.