(rictrip) -
Sembra aver rotto gli indugi Giuseppe Scopelliti. Dopo un lungo periodo di silenzio, l’ex governatore della Calabria ha rilasciato due interviste a quotidiani nazionali per lanciare strali contro la legge Severino e le modalità di applicazione attuate dal governo Renzi in occasione della sua condanna nell’ambito del caso Fallara. E c’è da dire che non ha tutti i torti.
A conti fatti è stato l’unico big politico, se si eccettua Berlusconi, ad avere conseguenze dall’applicazione di quella legge. De Magistris è ancora sindaco di Napoli e De Luca è stato candidato dal Pd a governatore della Campania, praticamente da sospeso per l’applicazione della normativa. Certo l’ex governatore della Calabria avrebbe potuto compiere altre scelte rispetto a quella delle dimissioni, ma il contesto generale sembra essere quello dei due pesi e delle due misure.
Adesso Scopelliti è tornato ad esternare, tramite tweet, in relazione al bilancio che durante la scorsa settimana è stato approvato dal Consiglio comunale di Reggio Calabria.
«Reggio approva il consuntivo 2014 con un buco di 87 milioni di euro. Ditelo a chi mentiva sapendo di mentire. Chi scriverà che 679 milioni di euro erano una bufala?». Il cinguettio dell’ex governatore ha sollevato un’immediata levata di scudi dei fedelissimi che hanno puntato l’indice contro i conteggi più volti presentati dal centrosinistra (Naccari su tutti) che avevano effettivamente quantificato in 679 milioni il buco nero di Palazzo San Giorgio, sul quale continua ad aleggiare lo spettro del dissesto.
Escludendo che i Commissari prefettizi abbiano potuto fare il miracolo nella loro deficitaria gestione, la disparità tra le cifre indicate è davvero assai ampia. Sarebbe opportuno, a questo punto, che si facesse davvero chiarezza sullo stato dei conti del Comune e sul suo futuro. Partendo da un dato ovvio: se il buco è inferiore dovrebbe essere buona notizia per tutti gli schieramenti politici. La guerriglia tra gli schieramenti sulla pelle dei reggini ha già fatto troppi danni per poter essere ancora tollerata in città, così come la strumentalizzazione di vicende e questioni che, fuor di retorica, non dovrebbero avere colore politico.
Le continue esternazioni dell’ex governatore e dell’ex sindaco di Reggio segnalano poi come Scopelliti stia provando la via del maquillage all’immagine per un possibile ritorno sulla scena politica, non appena le sue vicissitudini giudiziarie glielo consentiranno. Del resto il quartier generale per la ricostruzione del centrodestra è già operativo da qualche settimana.