Hev 13 fig K cygnus 1

Anche la mitologia del cigno si riconduce a Zeus con diverse interpretazioni.

 

Zeus, si sa, è il padre di tutti gli dei. Ed anche di moltissimi eroi, semidei, re, regine, mezziuomini e mezzedonne e chi più ne ha… Insomma Zeus ha scorrazzato in lungo e in largo per moltissimi secoli cornificando impunemente la bella Era che, spesso, invece di strozzare il marito/fratello, ha fatto vivere spiacevoli momenti alle malcapitate o malcapitati partners occasionali.

Anche la mitologia del Cigno si riconduce a Zeus, con diverse interpretazioni.

Quella che mi piace di più racconta di Giove innamorato di Leda, bellissima moglie del re di Sparta Tindaro, la quale si nega con ostinazione al signore dell'Olimpo, respingendo con fermezza ogni suo tentativo di seduzione. Zeus agisce di astuzia, si trasforma in cigno e, fingendo di essere inseguito e minacciato da un'aquila, si rifugia tra le cosce di Leda e la concupisce. E qui viene la parte migliore, perché Leda, mistero di tutte le fedi, partorisce un uovo, nonostante la sua anatomia senza alcun dubbio umana. Da questo magico uovo nasce Elena, la bellissima e belligera Elena di Troia.

Esistono molte variazioni di questa leggenda, una delle quali narra, invece, che le uova partorite da Leda furono due, un uovo di Zeus e uno di Tindaro, con il quale ella giacque la notte stessa in cui incontrò Zeus/Cigno. Dall’uovo di Zeus nacquero Elena e Polluce e da quello di Tindaro nacquero Castore e Clitennestra. Ma nella versione più antica, l'uovo è unico e viene partorito non da Leda, ma da Nemesi, la dea che provvedeva a far giustizia dei delitti irrisolti, e viene portato da Ermes, il dio Amore, tra le cosce di Leda che lo cova e lo adotta e dal quale poi nasce Elena. Tutte le leggende concordano comunque sullo stretto legame tra il Cigno e Leda, che diventano poi anche binomio indissolubile nell'arte.

Alla fine Zeus, per festeggiare e ricordare in eterno la nascita di Elena di abbagliante bellezza, pose in cielo il Cigno che lo aveva servito così bene.

E così, la costellazione del Cigno, o Cygnus, abbreviazione Cyg, è una delle più potenti in cielo, è  attraversata dalla Via Lattea e si estende da 61° Nord a 28° Sud. È facilmente individuabile dall’emisfero boreale perché è una maestosa croce, detta anche Croce del Nord e perché ad essa appartengono stelle luminosissime: la stella alfa della costellazione, Deneb, si trova sulla coda del Cigno, mentre Albireo, la stella beta, sta sul capo del Cigno. Entrambe le stelle sono vere e proprie stars del firmamento. Deneb è una supergigante bianca e appartiene, insieme a Vega, della Lira, e Altair, dell'Aquila, al Triangolo estivo, lo scintillante asterismo che appare al tramonto nell'emisfero boreale da giugno ai primi di gennaio. Albireo, dal canto suo, è una splendida stella doppia, costituita dalla stella principale, una gigante arancione, e da una piccola stella azzurra. Deneb e Albireo sono tra le stelle più luminose in cielo e si osservano ad occhio nudo, anche dai centri abitati.

Anche il candido Cigno ha il suo lato sinistro e oscuro e custodisce nella sua pancia uno degli oggetti astrali più misteriosi, chiamato Cygnus X-1: è un buco nero, un fagocitatore di energia, terrificante pensiero per noi abitanti insignificanti della minuscola lontana Terra, una normalissima, quasi banale realtà per lo spazio infinito, solo un abitante dello stesso condominio per il Cigno.