I due partirono alla volta della Casa Bianca con in mente un piano ben preciso...
E’ il gennaio del 1969 quando Grace Slick riceve una strana telefonata dalla Casa Bianca.
Dall’altro lato della cornetta c’è Patricia Nixon, sua compagna di corso ai tempi del Finch College a New York: il padre, Richard Nixon, da poco eletto Presidente degli Stati Uniti, ha deciso di organizzare un Tea Party alla Casa Bianca con le vecchie compagne di scuola della figlia.
Grace Slick accetta l’invito.
Si presenterà alla Casa Bianca: “vestita da battona: minigonna, stivali con tacco alto e un corpetto trapuntato che lasciava intravedere il seno.”
Non solo; decide di farsi accompagnare al party da Abbie Hoffman, un giovane attivista, cofondatore dello “Youth International Party”, partito politico liberale anarchico/socialista, (Yippies…ndr), che per l’occasione si veste da protettore.
I due partono alla volta della Casa Bianca con in mente un piano ben preciso.
Più o meno questo:
entrare, creare scompiglio con il loro abbigliamento per poi approfittare di un attimo di distrazione e versare LSD nella tazza di tè del Presidente Nixon.
Giunti alla Casa Bianca, l’ufficiale di guardia disse che i loro nomi comparivano nella “Black List” dell’FBI, ma che, in quanto invitata direttamente dal Presidente, Grace Slick , e solo lei, poteva comunque entrare.
“O entrambi o non se ne fa nulla” replicò Grace.
L’ufficiale non si scompose e indicò l’uscita.
Il presidente Nixon non assaggerà mai il tè all’acido lisergico, anche se, riflettendo sul suo operato, qualche dubbio rimane.